ESCLUSIVO

Così il patto corruttivo di Fidanza «fu benedetto dai vertici di Fdi»

 

  • L’europarlamentare meloniano e l’onorevole Calovini rischiano il processo. E le nuove carte dell’inchiesta imbarazzano (politicamente) anche la premier. I presunti rapporti di Acri con la criminalità organizzata

  • L’indagato Calovini in una chat: «Acri si è dimesso con piccole contropartite che sono state benedette in due incontri in via della Scrofa alla presenza dei massimi dirigenti nazionali. Giorgia sapeva tutto»

  • L’attuale ministro Santanché provò a fermare le dimissioni di Acri volute dai compagni di partito. Il messaggio di Fidanza all’attuale sottosegretario all’Interno Wanda Ferro per la candidatura di Acri alle regionali in Calabria

     

C’è una storia giudiziaria, apparentemente minore, che da qualche giorno sta creando preoccupazioni dentro Fratelli d’Italia e più di un malumore alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. E – si scopre ora – pure nelle stanze del ministro del turismo Daniela Santanché. La vicenda è nota, e riguarda la conclusione delle indagini della procura di Milano (che ipotizza il reato di corruzione) sul fedelissimo della premier Carlo Fidanza, il neo deputato Giangiacomo Calovini e Giuseppe Romele, ex

Per continuare a leggere questo articolo