Fino tre milioni e mezzo di persone hanno manifestato ieri in tutta la Francia contro la riforma delle pensioni del presidente Emmanuel Macron, ha detto la Cgt, il principale sindacato francese. Numeri più bassi dalla polizia: 1,1 milioni di manifestanti. In ogni caso, si tratta della più grande manifestazione per ragioni sociali nella storia recente delle Francia.

In seguito alle proteste, la presidenza ha fatto sapere che la visita di Carlo III del Regno Unito, prevista per la prossima settimana, è stata annullata. La decisione, ha detto l’Eliseo, è stata presa dopo una telefonata tra Macron e Carlo questa mattina. La visita sarà riorganizzata al più presto.

Le manifestazioni

Le proteste sono in gran parte pacifiche e sono riportati pochi scontri tra gruppi di manifestanti mascherati e la polizia. Ma insieme ai numeri del manifestanti è cresciuta anche la radicalità delle loro azioni. I giornali francesi scrivono che sono aumentati gli incidenti, le auto rovesciate e gli attacchi incendiari. Nel sud della Francia, è stata incendiata la facciata del municipio di Bordeaux. Le fiamme sono state subito spente dai vigili del fuoco e l’edificio non ha subito gravi danni.

I manifestanti protestano contro la riforma delle pensioni che alza l’età pensionabile a 64 anni e contro il metodo con cui è stata approvata, il ricorso a una sorta di voto di fiducia che ha risparmiato al governo un difficile percorso parlamentare.

Giovedì, gli scioperi hanno portato alla chiusura di aeroporti, stazioni e musei. A Parigi sono chiusi la Tour Eiffel e il palazzo di Versailles, mentre le strade sono invase di immondizia che i netturbini non raccolgono dal 6 marzo.

Quello di ieri è stato il nono giorno di protesta dallo scorso gennaio e il prossimo giovedì i sindacati hanno annunciato un’altra grande manifestazione. Ma il governo francese e il presidente Macron non danno segnali di voler indietreggiare. «La riforma delle pensioni è inevitabile», ha detto questa settimana il presidente francese.

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