Nel corso della conferenza stampa di fine anno, il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto che le accuse di avere avvelenato il suo oppositore politico, Aleksej Navalny, sono «ridicole». L’attivista politico si trova in Germania dopo essere stato colto da un malore il 20 agosto mentre si trovava su un volo in Russia diretto a Omsk. Lunedì 14 dicembre il sito di giornalismo investigativo Belingcat aveva accusato l’Fsb, i servizi segreti russi, di avere pedinato Navalny fin dal 2017 e di avere provato ad avvelenarlo una prima volta a luglio. Prima del discorso di Putin, Navalny stesso aveva detto di aspettarsi che il presidente russo «mentisse» o «tacesse» sul suo avvelenamento.

Nel corso della settimana l’attivista aveva detto di non avere «dubbi» sul fatto che Putin fosse il mandante del suo avvelenamento. Le autorità tedesche, dove Navalny è stato trasferito ed è stato ricoverato in come per quasi un mese, hanno detto di avere le prove che l’oppositore di Putin sia stato avvelenato tramite il gas nervino, Novichok. Un’accusa sostenuta anche dall’Unione europea che ha imposto sanzioni contro diversi funzionari russi accusati di essere coinvolti nel caso. 

I rapporti con gli Stati Uniti

Un altro tema delicato toccato da Putin nel corso del suo discorso è stato quello dei rapporti con gli Stati Uniti. Secondo il presidente russo, l’elezione del democratico, Joe Biden alla guida della Casa Bianca potrebbe avere effetti positivi e risolvere alcuni «problemi sorti in questi anni». Putin è stato uno degli ultimi leader mondiali a congratularsi con Biden per la sua vittoria riportata il 7 novembre contro l’attuale presidente repubblicano, Donald Trump. Il capo del Cremlino aveva fatto sapere di non volere riconoscere la vittoria di Biden fino al 14 dicembre giorno in cui i grandi elettori americani hanno ufficialmente eletto il democratico a capo del paese. I motivi di questa scelta sono probabilmente legati alle tensioni in corso tra Biden e Trump che non ha ancora riconosciuto ufficialmente la vittoria del democratico accusato di brogli.

Cos’altro ha detto Putin?

Durante la conferenza stampa, Putin ha detto di non ritenere plausibile che alcune potenze straniere provino a «interferire» con lo svolgimento delle elezioni parlamentari previste nel paese il 19 settembre dell’anno prossimo. Il presidente russo, al potere nel paese da oltre vent’anni, ha inoltre detto di ritenere che il sistema dei partiti in Russia possa essere riformato, ma solo per volontà degli elettori rimarcando il fatto che «solo chi vota potrà decidere se i grandi partiti di oggi dovranno a fare spazio ai nuovi».

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