L’Egitto ha rilasciato il giornalista di Al Jazeera Mahmoud Hussein dopo quattro anni di carcere. La notizia è stata pubblicata dall’Osservatorio egiziano per il giornalismo e rilanciata da diversi account social. Il suo rilascio è stato confermato anche sul sito del partito di opposizione egiziana Darb. Per ora né Al Jazeera né la sua famiglia hanno espresso un commento sulla scarcerazione. L’emittente Qatar Today in un tweet ha scritto che «le autorità egiziane hanno rilasciato Mahmoud Hussein, un giornalista di al-Jazeera, dopo una detenzione amministrativa che è durata per oltre quattro anni».

L’arresto

Il giornalista era stato fermato il 19 dicembre del 2016 una volta giunto all’aeroporto del Cairo dove era andato per far visita alla sua famiglia. Una volta atterrato è stato preso in custodia e interrogato dalle autorità egiziane per 15 ore. Dopodiché è stato rilasciato per poi essere arrestato il 23 dicembre insieme a due suoi fratelli, che sono stati liberati i giorni seguenti. Dopo l’arresto ha passato quattro anni in carcere senza alcun processo o accusa formale fatta a suo carico. Stessa sorte dello studente egiziano dell’università di Bologna Patrick Zaki, detenuto dal 7 febbraio scorso nel carcere di Tora. Entrambe vittime della repressione del generale Al Sisi.

Negli anni, Al Jazeera ha condotto una campagna apposita per chiedere l’immediata liberazione del suo giornalista.

Recentemente sua figlia aveva diffuso un video in cui chiedeva l’immediata scarcerazione del padre.
 

Le distensioni tra Egitto e Qatar

Il rilascio del giornalista è arrivato dopo le distensioni tra Egitto e Qatar, paese di cui fa parte l’emittente Al Jazeera, con l’accordo che pone fine all’embargo economico per l’emirato arabo. La ripresa delle relazioni diplomatiche è avvenuta il mese scorso di comune accordo con Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti che insieme all’Egitto accusavano il Qatar di aver finanziato gruppi terroristici.

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