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Solo un passo indietro di Netanyahu può salvare Israele

  • La proposta di Netanyahu interviene sulla nomina dei giudici, affidata a commissioni formate in maggioranza schiacciante da membri del governo, e sulla giustizia costituzionale, con la previsione per il parlamento di superare una decisione di incostituzionalità.
  • Tra gli scenari che si possono immaginare c’è un conflitto istituzionale ad alta tensione e l’intensificarsi del conflitto con i palestinesi, che già si sentono minacciati dall’idea di un governo senza l’argine della Corte suprema.
  • Solo un compromesso politico, per frenare l’avvicinamento di Israele all’area delle democrazie illiberali.

L’intervento della Suprema corte israeliana, all’indomani dell’ennesimo sabato di proteste, con l’affermazione del divieto per il governo di dare istruzioni operative alle forze di polizia nelle manifestazioni in luogo pubblico, non contribuirà certo a distendere i nervi. Ormai abbiamo superato le undici settimane di proteste consecutive, con decine di migliaia di cittadini per le strade di Tel Aviv. Ora, di capi del governo con processi per corruzione a loro carico che tentano di riformare l

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