I diciotto morti nel rogo in Grecia hanno fatto emergere solo per un attimo dal buio la tragedia di chi fugge. La polizia greca porta i migranti legati sugli isolotti senza legge sul fiume Evros, senza cibo né acqua
La notizia degli incendi che hanno ucciso diciotto migranti nella foresta di Dadia, nella zona orientale della Grecia, ha fatto il giro delle chat Telegram in pochissimo tempo. Il tam tam tra mediatori, persone in cammino e contrabbandieri ha velocemente dirottato i flussi verso un’altra zona della regione, sempre non lontano da quel confine con la Turchia disegnato dal fiume Evros. Ancora in queste ore, i messaggi circolari inviati per dare indicazioni lungo la strada avvisano di evitare la



