Come ci si aspettava il neo congresso spagnolo uscito dalle urne a fine luglio non ha concesso la fiducia per la formazione del nuovo governo al leader del Partito popolare, Alberto Núñez Feijóo. I voti a favore sono stati 172, quelli contrari 178. Per quattro voti non è stata raggiunta la maggioranza necessaria.

Sarà comunque programmata una seconda votazione prevista per il prossimo venerdì. Il candidato popolare ha ottenuto i voti dei 137 deputati del suo partito, di 33 di Vox e quelli della Coalizione delle Canarie e dell’Upn. Nel suo discorso finale dopo il dibattito in aula, Feijóo ha ringraziato i suoi alleati e ha detto: «Nessuno dei deputati del mio gruppo dovrà votare contro i propri principi, voteremo secondo i nostri principi e ciò che abbiamo difeso due mesi fa».

A spostare l’ago della bilancia sono stati ancora una volta i partiti indipendentisti di Catalogna e Paesi Baschi con cui il premier socialista Pedro Sanchez è in trattativa. Il leader popolare, infatti, ha criticato i negoziati in corso accusando Sanchez di essere poco trasparente: «La Coalizione delle Canarie e il Partito popolare hanno raggiunto un accordo pubblico e trasparente che non ha altro obiettivo che difendere gli interessi delle Isole Canarie, perché rientrano negli interessi della nazione nel suo insieme».

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