Europa

Lingua e amnistia. Il prezzo che Sánchez paga a Puigdemont

Il leader socialista dopo la consultazione col re. Foto AP
Il leader socialista dopo la consultazione col re. Foto AP
Il leader socialista dopo la consultazione col re. Foto AP

Cosa siete disposti a fare, per governare la Spagna? Non lo avrà chiesto proprio così, Felipe VI, alle consultazioni. Ma si sa che quando un re cerca premier il vero nodo è chi avrà i voti per la fiducia. Sánchez è disposto a fare almeno tre cose: il teatrino, il do ut des linguistico, e l’amnistia

Cosa siete disposti a fare, per governare la Spagna? Non lo avrà chiesto proprio così, Felipe VI, alle consultazioni di questo martedì. Ma si sa che quando un re cerca premier – quando deve affidare l’incarico seguendo l’articolo 99 della costituzione – il vero nodo è chi avrà i voti per la fiducia. Pedro Sánchez è disposto a fare almeno tre cose: il teatrino, il do ut des linguistico, e poi la più importante, l’amnistia. Per teatrino s’intende che il leader socialista – l’uomo del rischio a

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