Due bambini di 8 e 10 anni sono stati uccisi e altre 17 persone ferite in una sparatoria nella chiesa della scuola cattolica dell’Annunciazione a Minneapolis. L’attacco, avvenuto durante la messa mattutina, è stato compiuto da un giovane armato di fucile, pistola e fucile da caccia. Dopo aver sparato dalle finestre, l’aggressore si è tolto la vita.

Le vittime

Secondo la polizia, tra i feriti ci sono 14 bambini. Sette di loro sono in condizioni critiche, quattro sono già stati operati. Le età vanno dai 6 ai 14 anni. Un medico dell’ospedale Hennepin Healthcare ha confermato che tutti i pazienti ricoverati sono vivi, anche se la prognosi resta riservata.

Il capo della polizia Brian O’Hara ha detto che l’uomo armato, poco più che ventenne, non aveva precedenti penali e secondo la polizia avrebbe agito da solo. Nel veicolo a lui riconducibile è stata trovata anche una bomba fumogena non esplosiva. Le autorità indagano sul movente, ancora sconosciuto.

Le reazioni

Il governatore del Minnesota Tim Walz ha definito l’attacco «un orribile atto di violenza». Il sindaco Jacob Frey ha parlato di «tragedia indicibile», sottolineando che le vittime erano «famiglie americane in chiesa, ragazzi nella prima settimana di scuola che stavano pregando». La Casa Bianca ha fatto sapere di monitorare la situazione: il presidente Donald Trump e il vicepresidente J.D. Vance hanno chiesto preghiere per le vittime.

Orlando Carrasquillo, dipendente di un’officina vicina ed ex veterano in Iraq, ha raccontato di aver sentito gli spari: «Mi ha riportato alla mente i ricordi di ciò che ho visto laggiù. Non è stato facile vederlo accadere in una scuola e in una chiesa».

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