Il governo cinese ha reso noto di aver condotto nuove esercitazioni militari intorno a Taiwan dopo che il presidente, Tsai Ing-wen, ha ricevuto a sorpresa nell’isola cinque membri del Congresso americano. La delegazione Usa era guidata dal democratico Ed Markey, presidente del gruppo per l'Asia-Pacifico della commissione Esteri del Senato americano.

Una prova di forza a meno di due settimane da quando si era recata a Taiwan la speaker della Camera Nancy Pelosi. Era la prima volta dagli anni Novanta che un alto funzionario statunitense si recava nell’isola e il viaggio è stato percepito come un affronto da parte di Pechino – oltre come un sostegno all’indipendenza di Taiwan – che ha condotto una vasta esercitazione militare che è durata diversi giorni, aumentando le tensioni e il rischio di un’escalation militare.

Il comunicato

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«Il 15 agosto, il Teatro Orientale dell’Esercito Popolare di Liberazione Cinese ha organizzato una pattuglia multi-servizio congiunta di prontezza al combattimento ed esercitazioni di combattimento nel mare e nello spazio aereo intorno a Taiwan», si legge nella nota rilasciata dall’esercito cinese.

Il governo ha definito le esercitazioni un «deterrente» contro l’amministrazione americana e ha considerato una grave violazione la visita della delegazione del congresso. «Avvertiamo gli Stati Uniti e le autorità del Partito democratico progressista (al potere a Taipei, ndr) che usare Taiwan per controllare la Cina» è un tentativo «destinato al fallimento», così come «affidarsi agli Stati Uniti per cercare l'indipendenza è destinato a fallire», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese.

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