Il bilancio cumulativo delle vittime sinora accertate delle due violente scosse di terremoto di magnitudo 7.8 e 7.6 che lunedì hanno colpito la Turchia meridionale e la Siria settentrionale ha superato gli 11mila morti, secondo i dati ufficiali diffusi oggi.

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, è in viaggio verso le zone colpite dal sisma. Il leader turco si recherà prima verso il distretto di Pazarcik, epicentro della scossa di magnitudo 7.7. Erdogan è poi atteso a Kahramanmaras, città più vicina all'epicentro, dove visiterà il quartier generale del coordinamento dei soccorsi. Da Kahramanmaras il presidente turco si recherà nella provincia dell'Hatay, altra area fortemente colpita.

Continuano le ricerche dell’italiano disperso, di cui ancora non si hanno notizie. «Tranne l'imprenditore Angelo Zen, tutti gli italiani che si trovavano nelle zone del sisma sono stati contattati e sono in salvo» ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ad Agorà su Rai 3. «Continuiamo a cercare il nostro connazionale che ancora non riusciamo a contattare» ha aggiunto il ministro, spiegando che l'unità di crisi è «al lavoro» e in costante contatto con la protezione civile turca. «Angelo Zen avrebbe dovuto incontrare un socio turco la mattina dopo il terremoto, ma la notte c'è stato il sisma, quindi non si sono visti» ha precisato il ministro.

Stanno raggiungendo i luoghi del sisma squadre di soccorso provenienti da ogni parte del mondo. Gli Stati Uniti hanno dichiarato di essere al lavoro per fornire assistenza ai terremotati in Siria, ma di non voler collaborare con il governo di Damasco. Washignton invierà ulteriore assistenza anche alla Turchia, dopo aver inviato due squadre di soccorso all'alleato della Nato.

Al lavoro anche una squadra italiana: il team Usar (Urban search and rescue) dei vigili del fuoco italiani è stato impegnato per tutta la notte ad Antiochia per le ricerche di dispersi sotto le macerie di una palazzina di cinque piani completamente crollata. In azione i nuclei cinofili. La situazione operativa resta «molto complessa» per gli enormi danni causati dalla scossa di domenica. Ultimato il campo base del contingente italiano ad Hatay.

Il sisma

La Turchia e la Siria sono state colpite lunedì da due violentissime scosse di terremoto in quello che il presidente turco ha definito il più grave sisma dopo quello che colpì la provincia turca di Erzincan nel 1939. La prima scossa di magnitudo 7.8 è stata registrata alle 4.17 ora locale (le 2.17 in Italia) e ha avuto come epicentro la cittadina di Pazarcik nella provincia turca di Kahramanmaras. Una seconda scossa di magnitudo 7.6 e' stata registrata intorno alle 13.24 ora locale (le 11.24 in Italia) nel distretto di Elbistan, sempre nella provincia turca di Kahramanmaras.

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