- Per una Turchia che negli ultimi anni ha cercato di porsi come mediatore sui più importanti tavoli diplomatici il sisma potrebbe rappresentare una circostanza per vedere rafforzate o indebolite le proprie posizioni a seconda delle scelte che verranno effettuate dal governo.
- Dopo brevi tentennamenti, Erdoğan ha accettato l’assistenza offerta dalla Russia, a cui è tuttavia seguita la richiesta di numerosi analisti russi di utilizzare la tragedia come occasione per rinnovare i rapporti con il regime siriano di Bashar Al-Assad.
- Il comune sforzo per i soccorsi potrebbe anche consentire una distensione di più ampio respiro internazionale, ma perché agiranno sul territorio turco squadre inviate da Israele e Grecia, con cui la Turchia ha rapporti tradizionalmente complicati.
Il 6 febbraio, la provincia di Karamanmaraş, nella Turchia meridionale, è stata l’epicentro di uno sciame sismico avvertito con catastrofiche conseguenze anche in Siria e negli altri paesi frontalieri e che, sul solo versante turco, ha comportato più di 3000 vittime attualmente accertate e ha seriamente danneggiato o distrutto le infrastrutture e il patrimonio culturale dell’area. Le avverse condizioni climatiche hanno complicato i soccorsi nonostante la pronta reazione delle autorità, che im



