«Mia madre disse che qualunque fosse stata la durata della sua vita sarebbe stata dedicata al servizio del suo popolo. Rinnovo la promessa di mia madre di servirvi per tutta la mia vita, con lealtà, rispetto e amore». Un occhio al passato e uno rivolto al futuro: è stato questo il fil rouge del discorso di re Carlo III. Tradizione, quella evocata nel ricordo dell’amata madre definita «fonte di ispirazione» ed esemplare per tutti, e innovazione, quella rappresentata dagli attuali eredi, William e Kate.

Due opposti poli tenuti insieme dai valori comuni che «devono restare saldi e costanti», così come deve esserlo il ruolo della monarchia. Poi la solenne promessa di «garantire la Costituzione e i suoi valori finché Dio vorrà mantenermi in vita».

Un’Inghilterra, quella che il re si appresta a servire, che, negli anni del regno di Elisabetta ha ridisegnato il proprio volto, dando vita a «una società di molte culture e molte fedi». Un multiculturalismo che Carlo custodirà, non sottraendosi, al contempo, alla «particolare relazione e responsabilità del sovrano verso la chiesa d’Inghilterra».

Il ruolo di Camilla

Una parte importante del discorso di Carlo ha avuto come protagonista sua moglie, Camilla. «Conto sull’amore della mia adorata moglie Camilla. Da quando ci siamo sposati è diventata la mia regina consorte, so che sarà all’altezza del suo ruolo, con devozione». Quando parla di lei, la donna che ha sempre amato, nonostante siano stati costretti a vivere a lungo segretamente la loro relazione, il tono della foce di Carlo si fa più morbido, caloroso.

La donna, come lo stesso re ha ricordato dovrà accompagnarlo in questo «momento di grande cambiamento» derivante dalle responsabilità che ricadono su un regnante. Una modifica degli equilibri che imporrà anche al nuovo sovrano di astenersi da uno degli impegni che, negli anni, ha portato avanti con maggior dedizione, la cura degli enti benefici. «Non mi sarà più possibile dedicare tanto tempo ed energie agli enti di beneficenza e alle questioni che mi stanno così a cuore. Ma so che questo importante lavoro continuerà nelle mani fidate di altri», ha sottolineato.

«La mia vita cambierà, naturalmente, quando assumerò le mie nuove responsabilità. Non mi sarà più possibile dedicare tanto tempo ed energie agli enti di beneficenza e alle questioni che mi stanno così a cuore. Ma so che questo importante lavoro continuerà nelle mani fidate di altri», ha detto.

I figli

Se come ha ricordato Carlo, William e Kate, appena nominati principi del Galles, il titolo che il re ha portato per lungo tempo e al quale si è detto orgoglioso, «continueranno a essere di ispirazione, Henry e Meghan vengono ricordati con affetto. «Esprimo il mio amore per Henry e per Meghan, mentre continuano a costruire la loro vita oltreoceano».

Il primo discorso alla nazione si è concluso così come era iniziato, nel segno di Elisabetta. «E alla mia cara mamma, mentre inizi il tuo ultimo grande viaggio per raggiungere il mio caro defunto papà, voglio semplicemente dire questo: grazie. Grazie per il vostro amore e devozione alla nostra famiglia e alla famiglia delle nazioni che avete servito così diligentemente in tutti questi anni. Che la schiera di angeli possa accoglierti».

Il primo giorno da re

Stamattina Carlo, che giovedì, insieme alla sorella Anna, era presente durante l’ultimo respiro della madre, aveva lasciato la residenza di Balmoral insieme alla regina consorte, Camilla, verso le 11.30, diretto verso l’aeroporto di Aberdeen. Lì un aereo li ha riportati a Londra.

Una volta giunto a Buckingham Palace il neo re è stato accolto da un bagno di folla che lo ha accolto gridando «God save the King». Carlo III si è avvicinato la folla e ha stretto le mani ai presenti. Una donna, poi intervistata dai media britannici, è riuscita baciarlo. «Gli ho chiesto se potevo baciarlo perché mi sembrava triste e lui mi ha detto di sì», ha dichiarato la donna.

Poi, nel pomeriggio, è stato il turno del colloquio con la premier Liza Truss, che solo martedì era stata ricevuta dalla regina Elisabetta per essere nominata. Il colloquio è durato circa mezz’ora, al termine della quale Carlo ha tenuto il primo discorso alla nazione. Truss, invece, si è recata alla Cattedrale di St. Paul per partecipare alla cerimonia in omaggio della defunta sovrana e lì ha tenuto un discorso.  

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