Gli Stati Uniti hanno condotto attacchi aerei contro postazioni dell’Isis nel nord-ovest della Nigeria. A renderlo noto è stato il presidente Donald Trump, che in un messaggio pubblicato sulla piattaforma Truth ha dichiarato di aver ordinato personalmente l’operazione in qualità di comandante in capo.

«Stasera, su mia indicazione, gli Stati Uniti hanno lanciato un attacco potente e letale contro la feccia terroristica dell’Isis nel nord-ovest della Nigeria, che ha preso di mira e ucciso brutalmente, principalmente cristiani innocenti», ha scritto Trump, sostenendo di aver in precedenza avvertito i miliziani che, se non avessero fermato le violenze, «ci sarebbe stato l’inferno da pagare». Secondo il presidente, il Department of War avrebbe eseguito «numerosi attacchi perfetti».

Il Comando militare statunitense in Africa, ha confermato l’operazione, spiegando che il raid è stato condotto nello Stato di Sokoto, in coordinamento con le autorità nigeriane. Il capo del Pentagono Pete Hegseth, sempre su X, ha dichiarato di essere «grato per il sostegno e la cooperazione del governo nigeriano».

Il ministero degli Esteri nigeriano ha dichiarato che gli attacchi sono stati condotti nell’ambito di una cooperazione in corso in materia di sicurezza con gli Stati Uniti, che comprende la condivisione di intelligence e il coordinamento strategico per colpire i gruppi militanti. «Questo ha portato a colpi di precisione contro obiettivi terroristici in Nigeria attraverso attacchi aerei nel nord-ovest», ha affermato il ministero in un post su X. Il ministro ha poi sottolineato di aver parlato con Rubio «ampiamente», precisando che il presidente Bola Tinubu ha dato il "via libera" per lanciare gli attacchi. Tuggar ha definito questi ultimi un "processo in corso" che coinvolgerebbe anche altri paesi.

I raid statunitensi sono avvenuti il giorno successivo a un attentato suicida nella notte della vigilia di Natale contro una moschea nel nord-est della Nigeria, che ha causato almeno cinque morti e oltre 30 feriti gravi. L’esercito nigeriano ha attribuito l’attacco, avvenuto nello Stato di Borno, al gruppo jihadista Boko Haram, attivo nella regione da quasi due decenni.

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