- Le accuse incrociate a colpi di ricorsi legali scambiate tra il procuratore newyorchese Alvin Bragg, che ha incriminato l’ex presidente la scorsa settimana, e il presidente della Commissione giustizia alla Camera dei Rappresentanti Jim Jordan servono soprattutto all’ex presidente.
- L’obiettivo è quello di smontare agli occhi dei suoi sostenitori la fondatezza delle accuse nei suoi confronti.
- Jim Jordan, al momento, non viene criticato da nessun altro esponente politico. Favorendo quindi la discesa di Donald Trump verso una tranquilla riconquista della nomination nel 2024.
Le vicende giudiziarie di Donald Trump hanno portato a uno scambio di pesanti accuse tra il presidente della commissione Giustizia della Camera dei rappresentanti Jim Jordan e il procuratore distrettuale di New York Alvin Bragg, che ha incriminato Donald Trump la scorsa settimana con 34 accuse legate al pagamento di 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels, avvenuto nel 2016. Da un lato Jordan ha emesso un mandato di comparizione nei confronti dell’ex assistente di Bragg, l’avvocato newy



