Il governo della Tunisia continua con la sua politica contro chi arriva dall’Africa sub-sahariana. Ora Saied chiede ancora più soldi. Le partenze sono diminuite ma i morti sono aumentati
«Vi prego, aiutateci o se non potete, almeno fate sapere a tutti cosa succede qui». Alle 16 di un infuocato pomeriggio di agosto, un messaggio di sos parte dal deserto tunisino, pochi chilometri al di qua del confine con la Libia. A parlare è Mamou, un giovane sud sudanese. Lui e altri undici, tutti sub-sahariani, sono stati scaricati la notte precedente in mezzo al nulla dalla polizia tunisina. Senza cibo né tantomeno acqua. «Uno dei compagni è stato picchiato molto forte dalla polizia, senza m



