La controffensiva ucraina prosegue «come da piani», nonostante le voci di un pausa tattica nella tanto attesa controffensiva estiva di Kiev. Lo ha annunciato ieri il comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale Valery Zaluzhny che ieri ha postato sul suo profilo Facebook il video della sua prima visita al fronte meridionale della controffensiva. «Nonostante la feroce resistenza degli occupanti, i nostri soldati stanno facendo tutto il possibile per liberare il territorio ucraino – ha scritto Zaluzhny – la controffensiva procede come da piani».

Ieri sera, anche la vice ministra della Difesa, Hanna Maliar, ha confermato che la controffensiva prosegue e ha annunciato la liberazione dell’ottavo villaggio dall’inizio della controffensiva. Si tratta di Pyatykhatky, nella parte occidentale della regione di Zaporizhzhia, quella dove le truppe ucraine hanno incontrato le maggiori difficoltà ad avanzare.

Mailar ha anche parlato della situazione sul fronte orientale del Donbass, che ha definito «difficile». In questo settore i russi hanno accumulato numerose riserve e lanciato una serie di contrattacchi che hanno ottenuto alcuni risultati. Secondo Maliar, in questo settore i russi hanno la superiorità «di uomini e mezzi».

Pausa tattica?

Le voci di una pausa tattica nella controffensiva ucraina sono iniziate a circolare la scorsa settimana, quando l’intelligence estone ha annunciato che non considerava probabile un nuovo attacco ucraino «nei prossimi sette giorni». La notizia è stata confermata da diversi media. Le forze armate ucraine e il governo di Kiev si sono limitati a dire che le operazioni proseguono come previsto.

Secondo diversi media, la pausa tattica servirebbe agli ucraini per riorganizzare le truppe di prima linea e valutare i risultati tattici di queste prime due settimane di scontri. Kiev ha subito perdite significative nei combattimenti per superare i primi avamposti russi e le sue truppe devono ancora incontrare la principale linea di difesa russa.

Esperti ed analisti continuano a sottolineare che Kiev deve ancora impiegare la gran parte delle riserve che ha accumulato per l’attuale offensiva. Secondo le principali stime, confermate dai leak del Pentagono, Kiev avrebbe tenuto di riserva per la controffensiva 12 brigate, per un totale di 50-60mila soldati. Per il momento, sembra che solo una frazione di queste forze sia stata impiegate: da una a quattro brigate, a seconda delle fonti.

Le prossime mosse

Gli analisti sottolineano che dopo due settimane di intensi combattimenti un pausa tattica non è l’equivalente di una sconfitta. Inoltre la presenza di riserve ucraine ancora non utilizzate fa dubitare che qualsiasi sosta nei combattimenti possa essere di lunga durata. Con ogni probabilità le operazioni riprenderanno presto, posto che si siano mai interrotte.

Più preoccupante per gli ucraini è la capacità dei russi di lanciare nuovi contrattacchi sul fronte del Donbass. Segnale che, nonostante la fallita offensiva invernale e la necessità di rafforzare il fronte sud, il Cremlino dispone ancora di sufficienti truppe da impegnare gli ucraini in altri settori.

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