- Il presidente Joe Biden è in politica estera sulle orme di Barack Obama con l’indicazione di vaghe linee rosse diplomatiche che non saranno difese fino in fondo
- Di fronte alla sfida russa e cinese la Teheran degli ayatollah sembra aver percepito che Biden potrebbe decidere che per lanciare un messaggio al mondo potrebbe scegliere l’opzione meno complessa sul tavolo, quella iraniana.
- Ora Teheran ha accettato il ripristino delle telecamere nei siti atomici. Forse sente odore di venti di guerra. In ogni caso è evidente che la minaccia di sanzioni americane di tipo iraniano a Russia e Cina potrebbero mettere in soffitta la globalizzazione così come l’abbiamo conosciuta finora.
Joe Biden in politica estera segue le orme del suo predecessore, Barack Obama, maestro insuperato nel tracciare sulla sabbia linee rosse invalicabili, puntualmente superate senza conseguenze per gli avversari di turno, salvo le consuete sanzioni economiche. Le sanzioni (oltre al Covid-19) finora hanno solo messo a rischio sempre di più la globalizzazione e i commerci mondiali così come li abbiamo conosciuti. “America is back” del multilateralismo di Biden è uno slogan che non sembra spaventare



