Secondo una serie di esperti interpellati dal New York Times, l’utilizzo di armi nucleari di piccole dimensioni sarebbe difficile, rischioso e potenzialmente controproducente per Vladimir Putin. Potrebbe essere dunque più facile utilizzarle come deterrenza che impiegarle concretamente nel conflitto ucraino. 

Se Putin dovesse comunque decidere di usarle, si tratterebbe di un tentativo estremo di porre un freno alla controffensiva ucraina, ma le possibilità di attacco sono molteplici e implicano scenari molto diversi tra loro. 

L’esercito russo potrebbe scegliere di colpire una base militare o una città con effetti molto diversi, legati alla dimensione del missile o della bomba, ma, scrive il quotidiano americano, «anche un’esplosione di piccole dimensioni potrebbe causare migliaia di morti e rendere la zona circostante inabitabile per anni». 

Non circolano molte informazioni sull’arsenale nucleare russo, ma in Europa è particolarmente temuta la testata che viene montata sul missile Iskander-M, in grado di raggiungere anche città occidentali. 

Le potenzialità

I rischi resterebbero in ogni caso superiori ai vantaggi. Oltre a compromettere definitivamente la reputazione della Russia anche agli occhi dei pochi paesi rimasti a comprare i prodotti di Mosca e a respingere l’imposizione di sanzioni, i venti che accompagnerebbero l’esplosione sarebbero imprevedibili e rischierebbero di riportare le radiazioni oltreconfine. 

Si tratterebbe in ogni caso di un’esplosione con effetti molto lontani da quelli che causò nel 1986 il drammatico incidente di Chernobyl, dove l’esplosione di un reattore rese inabitabile la zona circostante e causò migliaia di morti. All’epoca, la maggior parte delle radiazioni fu portata dai venti proprio in Bielorussia e Russia. 

Secondo quanto ricostruisce il New York Times, la strategia di Putin non è del tutto dissimile a quella prevista dagli Stati Uniti per contenere un’eventuale invasione sovietica in Europa. Negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale, gli Usa decisero di collocare armi di potenza minore come deterrente sul continente. 

Finora, le armi nucleari sono state citate solo come minaccia da Putin, che a febbraio aveva dato ordine di mettere le forze preposte alla gestione in stato d’allerta. Non c’è conferma che ciò sia mai accaduto.

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