Dopo il vertice di Anchorage tra Donald Trump e Vladimir Putin, lunedì Volodymyr Zelensky sarà a Washington per un faccia a faccia con il presidente americano. L’obiettivo dichiarato: «discutere tutti i dettagli riguardanti la fine delle uccisioni e della guerra». Il presidente ucraino ha confermato su X il sostegno alla proposta di Trump per un tavolo trilaterale tra Stati Uniti, Russia e Ucraina, giudicato “adatto” a trattare le questioni decisive del conflitto.

Zelensky ha riferito di una «lunga e sostanziosa» conversazione online con Trump, durata oltre un’ora e mezza, e ha sottolineato la necessità di mantenere coinvolti i partner europei, «per garantire affidabili garanzie di sicurezza insieme con l’America».

Dal canto suo, Trump – reduce dall’incontro con Putin in Alaska – ha ribadito che «è compito del presidente Zelensky chiudere la questione», pur riconoscendo la necessità di un maggiore impegno europeo. 

Il vertice tra i presidenti russo e statunitense ha suscitato reazioni contrastanti. La stampa russa parla di «chance per la pace» e di prospettive di cooperazione economica con Washington, mentre il quotidiano ucraino Kyiv Independent lo ha definito «ripugnante, vergognoso e inutile», accusando Trump di avere concesso a Putin una «accoglienza regale».

Sul terreno, intanto, la guerra non si è fermata: nella notte del vertice Mosca ha lanciato 85 droni e un missile balistico contro diverse regioni ucraine, con 61 velivoli intercettati dalla difesa aerea di Kiev.

PUNTI CHIAVE

18:48

Merz propone che vertice Trump-Putin-Zelensky sia in Europa

18:16

Nyt, Putin ha chiesto che il russo torni lingua ufficiale in Ucraina

17:40

Putin, come Trump vogliamo una soluzione pacifica

18:48

Merz propone che vertice Trump-Putin-Zelensky sia in Europa

Il vertice a tre di cui ha parlato Donald Trump, con lui, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, si svolga in Europa. È questa la proposta avanzata da Friedrich Merz, secondo quanto il cancelliere tedesco riferisce in un'intervista a Ntv e Rtl. "Credo che questo vertice a tre ci sarà, si sta ancora lavorando alla data e al luogo, noi abbiamo proposto che si trovi in un posto in Europa", ha affermato, secondo una trascrizione ottenuta in anticipo da Afp. Il cancelliere tedesco suggerisce inoltre che l'eventuale località europea "diventi forse la sede dove le discussioni possano andare avanti in modo permanente", senza indicare nessun Paese o città specifica. "Questi sono dettagli che verranno chiariti solo nei prossimi giorni, persino nelle prossima settimane", ha concluso.

18:16

Nyt, Putin ha chiesto che il russo torni lingua ufficiale in Ucraina

Il presidente russo, Vladimir Putin, nel vertice di ieri in Alaska con Donald Trump ha chiesto anche garanzie affinché il russo torni a essere una lingua ufficiale in Ucraina e la sicurezza delle chiese ortodosse russe. Lo riporta il New York Times citando "due alti funzionari europei" informati sui contenuti della telefonata tra il presidente Usa e i rappresentanti europei

17:40

Putin, come Trump vogliamo una soluzione pacifica

"Non abbiamo avuto colloqui diretti di questo tipo a questo livello da molto tempo. Lo ripeto ancora una volta: c'è stata l'opportunità di delineare nuovamente la nostra posizione con calma e in modo approfondito", ha dichiarato Putin. "Rispettiamo la posizione dell'amministrazione statunitense, che vede la necessità di una rapida fine delle ostilità. Anche noi lo vorremmo e vorremmo procedere alla risoluzione pacifica di tutte le questioni", ha sottolineato il presidente russo.

17:20

Putin, con Trump abbiamo discusso di possibile risoluzione

Il vertice con Donald Trump in Alaska è stato "opportuno e molto utile". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una riunione dei massimi dirigenti del Paese tenuta al rientro da Anchorage. La Russia rispetta la posizione degli Usa e vuole anch'essa una soluzione pacifica in Ucraina, ha aggiunto Putin, citato dalle agenzie russe. Vladimir Putin afferma che con Donald Trump ha discusso le cause della crisi in Ucraina e ribadisce che la loro eliminazione come base di ogni accordo per risolvere il conflitto. "Ovviamente abbiamo avuto l'opportunità di parlare della genesi, delle cause di questa crisi, cosa che abbiamo fatto", ha detto il presidente russo riferendosi oggi del colloquio di ieri in Alaska, secondo quanto riporta la Tass. "Ed è precisamente l'eliminazione di queste cause radicate che dovrebbe essere la base dell'accordo", ha aggiunto. Il presidente russo ha riferito anche che durante i colloqui con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in Alaska ha discusso di una possibile risoluzione equa della crisi ucraina. "Abbiamo discusso praticamente di tutti gli ambiti della nostra cooperazione, ma prima di tutto, naturalmente, abbiamo parlato di una possibile risoluzione equa della crisi ucraina", ha affermato durante un incontro al Cremlino sui risultati del vertice. Lo riferisce Ria Novosti.

16:57

Financial Times, Putin ha chiesto ritiro Kiev dal Donetsk

Nel vertice in Alaska, Putin, ha chiarito di non voler abbandonare le sue richieste sulla soluzione delle "cause profonde" del conflitto. Ma, secondo un ex alto funzionario del Cremlino, il presidente russo sarebbe pronto a scendere a compromessi su altre questioni, tra cui quella territoriale, scrive il Financial times. Le forze russe controllano circa il 70 per cento del Donetsk, ma le città più a ovest restano sotto il controllo dell'Ucraina e rivestono un'importanza fondamentale per le sue operazioni militari e le difese lungo il fronte orientale.

16:50

Kiev, prima il cessate il fuoco poi tutto il resto

"La nostra posizione è: prima il cessate il fuoco, poi tutto il resto". Lo ha ribadito Serhiy Leshchenko, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, alla tv di Kiev, dopo il vertice in Alaska tra Donald Trump e Valdimir Putin, durante il quale il presidente russo ha detto di voler un accordo di pace, piuttosto che il cessate il fuoco. Se i combattimenti continuano durante i colloqui, ci saranno "grandi rischi per l'Ucraina di essere ricattata", ha ammonito Leshchenko.

16:11

Ny Times, a riunione di lunedì Trump-Zelensky invitati leader europei

I leader europei sono stati invitati a partecipare all'incontro di lunedì alla Casa Bianca tra il presidente americano Donald Trump ed il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo scrive il New York Times, citando due fonti europee al corrente della telefonata di questa mattina tra Zelensky, Trump e i leader europei e della Nato, nel corso della quale il presidente americano, informandoli del vertice con Vladimir Putin, ha detto di essere a favore di un piano per la fine della guerra che preveda la cessione di territori non occupati dai russi a Mosca, piuttosto che chiedere il cessate il fuoco

16:03

Lunedì Trump parlerà con Zelensky di scambio di territori

Il presidente Usa, Donald Trump, parlerà lunedì con il leader di Kiev Volodymyr Zelensky di scambio dei territori. Lo riporta il New York Times, aggiungendo che i leader europei sono stati invitati a partecipare.
"Trump ha detto ai leader europei di sostenere un piano per mettere fine alla guerra in Ucraina cedendo alla Russia il territorio non conquistato invece di tentare un cessate il fuoco", scrive il New York Times.
Secondo quanto riferito da un funzionario informato sul contenuto dell'ultima telefonata tra Trump e Zelensky, il presidente ucraino cercherà di chiarire la proposta del presidente americano, durante la sua visita a Washington lunedì. Kiev vuole capire perchèTrump abbia improvvisamente abbandonato la richiesta che un cessate il fuoco preceda i negoziati, ha affermato il funzionario, e non ha le idee chiare su quali garanzie di sicurezza i partner della Nato potrebbero fornire.

15:31

Convocata per domani 17 agosto riunione dei volenterosi

Si collegherà anche la premier Giorgia Meloni alla riunione di domani alle 15 della coalizione dei volenterosi copresieduta da Emmanuel Macron, Keir Starmer e Friedrich Merz, in vista dell'incontro di lunedì a Washington tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. È quanto si apprende da Palazzo Chigi.

15:16

Kiev ammette perdita di due città nel Donetsk

Le forze ucraine hanno ammesso di aver perso due cittàè nella regione orientale di Donetsk, cadute in mano russa, affermando al contempo di aver espulso i gruppi di sabotaggio nemici dalla roccaforte di Pokrovsk, ora sotto il loro pieno controllo. Il gruppo operativo-strategico "Dnipro" ha riconosciuto nel suo rapporto mattutino che il nemico è riuscito a prendere Popiv Yar, a nord di Pokrovsk, e il villaggio di Ivano-Darivka.
Allo stesso tempo, il 7mo Corpo Aviotrasportato ucraino è riuscito a "ripulire" Pokrovsk dai gruppi di ricognizione e sabotaggio russi che si erano infiltrati nella città circa tre settimane fa. In questo modo, la roccaforte ucraina tornerebbe sotto il pieno controllo delle truppe di Kiev, nonostante il fronte sia a una distanza di soli tre-cinque chilometri. Le forze ucraine sono riuscite a stabilizzare la situazione a nord di Pokrovsk nelle ultime ore aprendo uno stretto cuneo lungo circa 10 chilometri in territorio sotto il controllo ucraino, avanzando verso Dobropilia, una città di circa 30mila abitanti.
Le truppe d'elite ucraine schierate nella zona per fermare l'incursione russa sono riuscite a tagliare il cuneo in due prima che i soldati russi consolidassero le loro posizioni, liberando diverse città situate sulla punta, come Vesele e Zoloti Kolodiaz. La 93ma Brigata Motorizzata Kholodnyyar ha ripreso il controllo dei villaggi di Gruzke e Vesele.

14:28

Nyt, nessun accordo o conseguenza, Trump si allinea con Putin

 Donald Trump "ritira la richiesta di cessate il fuoco nella guerra in Ucraina, allineandosi con Putin": l'incontro di Anchorage si è chiuso senza un accordo e senza quelle conseguenze che il presidente americano aveva minacciato contro la Russia. Lo afferma il New York Times notando come uno sviluppo chiave del vertice di Anchorage è il fatto che Trump punti a un accordo di pace senza un cessate il fuoco in Ucraina. Un'intesa per la pace, nota il quotidiano, favorisce la Russia perché le consente di continuare la guerra mentre si svolgono i colloqui per una soluzione globale. Un cessate il fuoco, invece, favorirebbe l'Ucraina perché le offrirebbe una tregua dagli attacchi russi. "Il fallimento di Trump di raggiungere un accordo sull'Ucraina ha reso ancora più sorprendente il suo caloroso benvenuto a Putin", osserva il quotidiano notando come il leader del Cremlino ha raggiunto i suoi obiettivi, ovvero essere accolto da Trump, guadagnare tempo ed evitare le sanzioni. L'incontro con Putin - mette in evidenza il New York Times - ricorda quello con Kim Jong-Un "caratterizzato da abbracci, strette di mano e lettere di ammirazione" mentre il leader nord coreano continuava a far crescere il suo arsenale nucleare.

14:00

 Ucraina: von der Leyen, essenziali garanzie sicurezza per Kiev ed Europa

 "L'Ue sta lavorando a stretto contatto con Zelensky e gli Stati Uniti per raggiungere una pace giusta e duratura. Sono essenziali solide garanzie di sicurezza che proteggano gli interessi vitali di sicurezza ucraini ed europei". Lo ha scritto su X la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ringraziando "il presidente degli Stati Uniti per l'aggiornamento sulle discussioni in Alaska" dopo l'incontro in videocollegamento post vertice con Putin.
 

13:40

Ucraina: Usa propongono garanzie simili ad articolo 5 Nato 

"Come parte delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, gli americani hanno proposto una garanzia sul modello dell'Articolo 5, ma al di fuori della Nato, con il previo consenso di Putin", ha detto la fonte, secondo cui la proposta è stata avanzata da Zelensky durante la telefonata con Trump e "ribadita" in seguito durante la chiamata con i leader europei. Un'altra fonte ha confermato che l'idea di una protezione in stile Nato è stata sollevata durante la chiamata "ma nessuno sa nel dettaglio come funzionerebbe e perché Putin dovrebbe accettarla se e' categoricamente contrario alla Nato ed e' ovviamente contr ario a qualsiasi effettiva garanzia della sovranità dell'Ucraina".
La questione potrebbe essere sollevata durante l'incontro di lunedì a Washington tra Trump e Zelensky. L'organizzazione di un possibile incontro trilaterale tra Putin, Trump e Zelensky, "il ruolo dell'Europa" in un processo di pace, le garanzie di sicurezza "e la loro efficacia", nonché la questione territoriale, sono tra le "molte" altre questioni che devono essere affrontate". Durante il vertici, riferisce una fonte, Putin ha proposto che gli ucraini lascino in Donbass per trasferirsi nella parte occidentale del Paese. 

13:30

Meloni, accordo complicato ma finalmente possibile

 "Considero positivo il fatto che si stiano aprendo degli spiragli di pace in Ucraina. L'accordo è ancora complicato ma finalmente possibile, soprattutto in seguito allo stallo che si è creato da molti mesi lungo la linea del fronte. Solo lUcraina potrà trattare sulle condizioni e sui propri territori. Il punto cruciale rimane quello delle garanzie di sicurezza per scongiurare nuove invasioni russe ed è questo l'aspetto su cui si sono registrate ad Anchorage le novità più interessanti. Solo robuste e credibili garanzie in tal senso potranno prevenire nuove guerre ed aggressioni. A questo riguardo, il Presidente Trump ha oggi ripreso l'idea italiana di garanzie di sicurezza che si ispirino all'articolo 5 della Nato. 
Il punto di partenza della proposta è la definizione di una clausola di sicurezza collettiva che permetta all'Ucraina di beneficiare del sostegno di tutti i suoi partner, Usa compresi, pronti ad attivarsi nel caso sia attaccata di nuovo. Gli Stati Europei rimangono uniti nel sostegno all'Ucraina in questa fase di trattative. La strada per la pace non è semplice, ma è importante che sia stata intrapresa". Lo dice la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

13:20

Lituania, "Russia riluttante, serve maggiore pressione"

 "Poiché la Russia mostra riluttanza a fermare la guerra in Ucraina, è necessaria maggiore pressione, incluse sanzioni internazionali più severe.
L'uccisione di civili innocenti deve cessare prima di negoziare un accordo di pace! Insieme agli alleati europei, la Lituania continuerà a sostenere gli sforzi del Presidente Zelensky con tutti i mezzi possibili". Lo ha dichiarato il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, in un messaggio pubblicato sul suo profilo X

13:04

 Zelensky, Ue e Usa garantiscano la sicurezza

Volodymyr Zelensky ha chiesto che "la sicurezza dell'Ucraina sia garantita in modo affidabile e a lungo termine, con il coinvolgimento sia dell'Europa che degli Stati Uniti".
"Tutte le questioni importanti per l'Ucraina devono essere discusse con la partecipazione dell'Ucraina e nessuna questione, in particolare quelle territoriali, può essere decisa senza l'Ucraina" si legge in un post del presidente ucraino su X. L'Ucraina ha bisogno di una pace vera e duratura e non "solo di un'altra pausa" tra le invasioni russe, ha aggiunto il Presidente che ha riferito di aver sottolineato nella telefonata con Trump che le sanzioni a Mosca dovrebbero essere rafforzate.

12:14

Leader europei, no decisioni senza Kiev. No diritto veto Mosca

 "È chiaro che l'Ucraina deve disporre di garanzie di sicurezza incondizionate per difendere efficacemente la propria sovranità e integrità territoriale. Accogliamo con favore la dichiarazione del presidente Trump secondo cui gli Stati Uniti sono pronti a fornire garanzie di sicurezza. La Coalizione dei volenterosi è pronta a svolgere un ruolo attivo. Non dovrebbero essere imposte limitazioni alle forze armate ucraine o alla loro cooperazione con paesi terzi. La Russia non può avere diritto di veto sul percorso dell'Ucraina verso l'Ue e la Nato. Spetterà all'Ucraina prendere decisioni sul proprio territorio. I confini internazionali non devono essere modificati con la forza". È quanto si legge nella dichiarazione congiunta dei leader europei dopo il vertice tra Trump e Putin e i colloqui avuti oggi con il presidente Usa. "Finché continueranno le uccisioni in Ucraina, siamo pronti a continuare a esercitare pressione sulla Russia. Continueremo a rafforzare le sanzioni e le misure economiche più ampie per esercitare pressione sull'economia di guerra russa, fino a quando non ci sarà una pace giusta e duratura". Lo affermano i leader europei nella loro dichiarazione congiunta dopo il vertice in Alaska tra Donald Trump e Putin. "L'Ucraina può contare sulla nostra incrollabile solidarietà mentre lavoriamo per una pace che salvaguardi gli interessi vitali di sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa- vi si legge -. Il nostro sostegno all'Ucraina continuerà". La nota è firmata dalla premier italiana, Giorgia Meloni, dal presidente francese Emmanuel Macron, dal Cancelliere tedesco Freidrich Merz, dal premier britannico Keir Starmer, dal finlandese Alexander Stubb, dal premier polacco Donald Tusk, e dai leader Ue Antonio Costae Ursula von der Leyen. 

11:36

Ucraina, Meloni si apre spiraglio di pace. L'Italia fa la sua parte

 "Si apre finalmente uno spiraglio per discutere di pace in Ucraina. L'Italia sta facendo la sua parte insieme ai suoi alleati occidentali". È il primo commento della premier Giorgia Meloni, dopo il vertice in Alaska tra Trump e Putin sull'Ucraina.

11:27

Kiev, raid con droni contro il porto russo di Olya

L'Ucraina ha portato a termine un raid con droni contro il porto russo sul delta del Volga nel Mar Caspio di Olya, nella regione di Astrakhan. È stato colpito giovedì un cargo usato per il trasporto di armi iraniane, componenti di droni e munizioni, in Russia, rendono noto fonti militari citate dall'Institute for the Study of War e da The War Zone. E' il primo attacco delle forze di Kiev non solo contro Olya, che viene usata come hub logistico per i rifornimenti per lo sforzo bellico di Mosca in Ucraina in arrivo dall'Iran, ma anche più in generale, contro obiettivi nel Caspio. Il porto di Olya è a quasi 650 chilometri dai confini ucraini. La nave, la Port Olya 4, è stata affondata, almeno parzialmente. Il governatore di Astrakhan ha confermato l'attacco ma ha precisato che tutti i droni sono stati distrutti e che non sono stati arrecati danni alle infrastrutture del porto. Una nave, ha ammesso, è stata danneggiata dai detriti di uno dei droni abbattuti. Droni ucraini hanno anche colpito la raffineria di Syzran, una delle più grandi di Rosneft in Russia, nella regione di Samara, provocando esplosioni e incendi. Ci sarebbe stata, secondo il canale Telegram russo Baza, anche una esplosione vicino alla fabbrica di polvere da sparo Elastik, nella regione di Ryazan. Il governatore ha confermato che cinque persone sono state uccise e altre 100 ferite e ha dichiarato lo stato di emergenza.

11:00

Ucraina, nessuno stop a raid durante incontro Putin-Trump

Russia e Ucraina hanno lanciato raid aerei contro i reciproci territori nella notte, mentre era in corso il vertice fra Donald Trumpe Vladimir Putin in Alaska dedicato a una possibile soluzione del conflitto. L'intensità degli attacchi è stata ridotta tuttavia rispetto ai picchi delle ultime settimane. Fonti militari a Kiev hanno denunciato che 85 droni russi e un missile balistico sono stati lanciati contro obiettivi in Ucraina. Anche se quasi tutti i droni sono stati intercettati, 24 droni, così come il missile, hanno colpito a terra in 12 diverse località del Paese. Il ministero della Difesa a Mosca ha rivendicato la distruzione di 29 droni ucraini, nel sud della Russia e nel Mare d'Azov.

10:39

Mosca, dicevano Putin isolato ma da Usa un tappeto rosso

 Commentando su Telegram l'incontro Trump-Putin in Alaska, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dalla Tass, ha affermato che "i media occidentali sono in uno stato di frenesia, che si sta trasformando in vera e propria follia: per tre anni hanno riferito che la Russia era isolata, e oggi hanno visto un tappeto rosso steso per accogliere il presidente russo negli Stati Uniti".

10:32

Trump a Zelensky, "Putin vuole accordo globale non tregua"

Donald Trump ha detto, nella telefonata con Voloymyr Zelensky e i leader della Nato, che il presidente russo Vladimir Putin non vuole un cessate il fuoco ma preferisce un accordo globale per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo scrive su X il giornalista di Axios, Barak Ravid, citando una fonte presente alla chiamata. "Penso che un accordo di pace rapido sia meglio di un cessate il fuoco", ha detto lo stesso Trump secondo la fonte che ha definito la telefonata con il leader ucraino e quella della Nato "non facile".

10:13

Ucraina: call leader Ue dopo colloquio con Trump

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo la telefonata con il presidente Usa e gli altri leader europei, nella quale Trump ha relazionato sull'incontro con Putin, sta ora partecipando a una call con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il presidente della Francia Emmanuel Macron, il cancelliere della Germania Friedrich Merz, il presidente della Finlandia Alexander Stubb, il primo ministro della Polonia Donald Tusk, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer e il Segretario generale della Nato Mark Rutte. "Posso confermare che la Presidente von der Leyen ha partecipato a una chiamata in cui il Presidente Trump ha informato lei e i leader europei dopo l'incontro di ieri con il Presidente Putin", ha dichiarato la portavoce della Commissione Europea Arianna Podesta', "La chiamata è durata poco più di un'ora". Alla chiamata con Trump hanno partecipato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente finlandese Alexander Stubb, il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, il presidente polacco Karol Nawrocki, il Segretario di Stato americano Marco Rubio e l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff. Von der Leyen è stata impegnata in un'altra chiamata con il Presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, il primo ministro polacco Donald Tusk, nonché Macron, Merz, Stubb, Meloni, Starmer e Rutte.

10:00

Stampa russa su Putin-Trump, palla nelle mani di Europa e Kiev 

"Vedremo come reagirà l'Europa e, naturalmente, aspettiamo di vedere quale sarà la bozza di un possibile accordo di pace", fa notare interpellato da Kommersant Ilya Kramnik, ricercatore presso il Centro per lo studio della pianificazione strategica presso l'Istituto Primakov di economia mondiale e relazioni internazionali dell'Accademia russa delle scienze. Kommersant che ad Anchorage ha inviato uno dei piu' famosi giornalisti del Paese, Andrei Kolesnikov, pubblica un suo reportage critico dell'accoglienza americana della stampa russa, un leit motiv che sui media russi ha accompagnato tutta la giornata del vertice: lunghe e inutili attese, autobus navette vetuste, pernottamento su brandine allestite in un palazzetto dello sport. "Ricordando l'esperienza del Covid, hanno allestito un ospedale notturno per i giornalisti. Schermi neri che formavano reparti da due letti, un set di lenzuola con coperta e un cuscino", scrive sarcastico Kolesnikov.
Ma la domanda a cui per ora non c'è risposta né sulla stampa russa, né su quella internazionale è "su cosa si sono accordati i due presidenti in Alaska?". Che è la domanda con cui apre la sua home page il quotidiano Komsomolskya Pravda.
"Dopo i discorsi di Putin e Trump", ricorda nel suo pezzo il vice caporedattore del politico Andrei Zobov, "la Casa Bianca si è limitata a dire che è stato raggiunto un accordo su molte questioni. Traducendo dal gergo diplomatico a quello umano, né Mosca né Washington sono attualmente pronte a rivelare al grande pubblico i loro accordi. Perché? Innanzitutto, dobbiamo assicurarci che gli alleati degli americani siano pronti ad accettare pubblicamente queste condizioni". "È ovvio che uno dei principali oppositori della pace ora è l'Ucraina stessa e il suo leader, il cui potere dipende direttamente dalla continuazione delle ostilità", continua Zobov, "ed è questo il punto su cui i diplomatici americani dovranno lavorare nelle prossime settimane". La seconda questione che Washington deve risolvere, secondo il quotidiano russo, "riguarda il Regno Unito e l'Europa: Londra è ovviamente favorevole alla continuazione della guerra ed è ora di riportare gli alleati alla realtà. "Putin ieri ha detto che la pace può essere raggiunta solo se l'Europa non crea ostacoli", ricorda Komsomolskya Pravda, notando che "il presidente degli Stati Uniti su questo non ha sollevato obiezioni". In sintesi, conclude il pezzo, "il vertice in Alaska rappresenta una grande vittoria per la Russia, che si batte per la pace. E per Trump, che sogna il Premio Nobel. E per gli Stati Uniti, che si stanno allontanando dal ruolo di attori del conflitto e si stanno impegnando per quello di costruttori di pace".

09:58

Zelensky, lunedì vedo Trump a Washington, ok trilaterale

"Lunedì incontrerò il Presidente Trump a Washington Dc, per discutere tutti i dettagli relativi alla fine delle uccisioni e della guerra. Sono grato per l'invito": lo ha dichiarato su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo essere stato informato dal presidente Usa sull'esito del vertice con Putin in Alaska. "Sosteniamo la proposta del Presidente Trump di un incontro trilaterale tra Ucraina, Stati Uniti e Russia. L'Ucraina sottolinea che le questioni chiave possono essere discusse a livello di leader e che un formato trilaterale è adatto a questo scopo", ha aggiunto Zelensky. L'Ucraina "sostiene la proposta" di Donald Trump di un incontro trilaterale con Stati Uniti e Russia e sottolinea la necessità che le "questioni fondamentali" sulla guerra siano discusse "a livello di leader": così Volodymyr Zelensky, dopo il vertice in Alaska tra il presidente americano e Vladimir Putin.  Al centro del messaggio i contenuti di una conversazione online con Trump definita da Zelensky "lunga e sostanziosa". "Abbiamo iniziato con un colloquio a tu per tu, prima di invitare i leader europei a unirsi a noi" ha riferito il presidente ucraino. "La chiamata è durata più di un'ora e mezza, di cui circa un'ora dedicata alla nostra conversazione bilaterale con Trump". Secondo Zelensky, "è importante che la forza dell'America abbia un impatto sull'evoluzione della situazione". Il presidente ucraino ha riferito che lunedì incontrerà Trump a Washington "per discutere tutti i dettagli riguardanti la fine delle uccisioni e della guerra".
Zelensky ha aggiunto: "È importante che gli europei siano coinvolti in ogni fase, per garantire affidabili garanzie di sicurezza insieme con l'America".

09:56

Ucraina: Trump, è compito di Zelensky chiudere la questione

"È davvero compito del presidente Zelensky chiudere la questione. Direi anche che le nazioni europee devono impegnarsi un po', ma la responsabilità è di Zelensky"'. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump nel corso di un'intervista a Fox News dopo l'incontro con il presidente russo Vladimir Putin in Alaska. "Ci sono una o due questioni piuttosto significative, ma credo possano essere superate", ha spiegato. Alla domanda su quale consiglio darebbe al leader ucraino, Trump ha risposto: "Fare un accordo, concludere l'accordo". La Russia, ha detto "è una grande potenza, loro non lo sono".

09:24

Cina: Trump, nessuna fretta per sanzioni su acquisto petrolio russo

Nessuna fretta di imporre sanzioni a Paesi come la Cina per l'acquisto di petrolio russo. 'Per quello che è successo oggi, credo non ci sia bisogno di pensarci adesso. Forse tra due o tre settimane, ma non ora", ha detto il presidente americano Donald Trump in un'intervista rilasciata a Fox News subito dopo la conclusione del vertice con il presidente russo Vladimir Putin sull'Ucraina. "Il vertice è andato molto bene", ha aggiunto Trump. La minaccia di sanzioni contro la Russia e contro i Paesi che acquistano petrolio russo era stata usata da Trump per fare pressione su Putin affinché ci fossero passi avanti sulla pace in Ucraina. Cina e India (sulla quale gli Usa hanno imposto dazi aggiuntivi del 25% come sanzione) sono i due principali acquirenti di greggio dalla Russia.

08:28

Stampa russa, chance per la pace e con Trump cooperiamo

 "Una chance per la pace", con la possibilità "annunciata" da Vladimir Putin di porre fine al conflitto in Ucraina; e poi, le prospettive di crescita delle relazioni tra Mosca e Washington, anche sul piano della "cooperazione commerciale": questi i temi in evidenza sulla stampa russa dopo il vertice in Alaska. Le aperture delle testate nazionali sono dedicate all'incontro di Anchorage, durato all'incirca tre ore. A titolare sulla "chance per la pace" è l'agenzia di stampa Novosti. Anche il quotidiano Izvestia punta sull'Ucraina, evidenziando "l'annuncio" di Putin rispetto alla possibilità di porre fine al conflitto. Sullo stesso giornale trovano però spazio le prospettive di collaborazione tra Mosca e Washington al di là del dossier di Kiev.
"Il volume degli scambi commerciali bilaterali tra Russia e Stati Uniti ha iniziato a crescere con l'arrivo della nuova amministrazione, finora del 20%" calcola Izvestia. "I due Paesi hanno molti settori in cui poter collaborare, e la cooperazione economica e negli investimenti ha un enorme potenziale". Secondo il giornale, negli ambiti del commercio, dell'energia, delle alte tecnologie e dell'esplorazione spaziale "Russia e Stati Uniti hanno molto da offrirsi reciprocamente". E ancora: "Putin ha inoltre sottolineato l'attualità della collaborazione nell'Artico, nei contatti interregionali, inclusi quelli tra l'Estremo Oriente russo e la West Coast americana". Secondo Izvestia, "è importante e necessario che i due Paesi voltino pagina e tornino a cooperare".

07:53

Kviv Independent, summit ripugnante, vergognoso e inutile

"Ripugnante. Vergognoso. E alla fine, inutile". Così il Kviv Independent, uno dei principali quotidiani ucraini, definisce l'incontro di Anchorage tra Donald Trump e Vladimir Putin. In un editoriale pubblicato poco dopo la fine di colloqui, il giornale scrive che "un dittatore sanguinario e criminale di guerra ha ricevuto un'accoglienza regale nella terra della libertà, mentre i suoi droni d'attacco si dirigevano verso le nostre città". "Alla vigilia dell'incontro in Alaska, Trump aveva dichiarato di volere un "cessate il fuoco oggi" e che Putin avrebbe dovuto affrontare "gravi conseguenze" se non l'avesse fatto. Eppure, dopo un incontro a porte chiuse durato due ore e mezza, Trump e Putin sono usciti per non condividere... nulla", aggiunge il Kviv Independent. "Trump non ha ottenuto ciò  che voleva. Ma Putin? Certo che sì - prosegue l'editoriale - dal momento in cui è sceso dall'aereo sul suolo statunitense, il dittatore russo era raggiante. Non più un paria internazionale, stava finalmente ottenendo l'accettazione - e il rispetto - del leader del mondo libero". Secondo il giornale ucraino, Trump ha "riservato un'accoglienza regale" a Putin, "in netto contrasto con l'accoglienza ostile riservata da Trump al presidente ucraino Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale sei mesi fa. Il presidente ucraino è stato oggetto di umiliazioni pubbliche. Quello russo e' stato viziato. Entrambi gli episodi sono stati vergognosi". "Trump non riesce a capire che" per Putin "l'indipendenza dell'Ucraina è un incidente, e stanno cercando di porvi rimedio".
"Trump ha affermato di sperare di rivedere presto Putin. Se il presidente degli Stati Uniti non vuole affidare anche il prossimo incontro alla Russia, deve permettere all'Ucraina di sedersi al tavolo delle trattative. E deve posizionarsi come un alleato dell'Ucraina, non come un arbitro tra due fazioni in lotta", conclude il giornale. "Solo allora potremmo evitare un'altra scena in cui il leader del mondo libero asseconda un dittatore sanguinario, in nome di 340 milioni di americani".

07:33

Ucraina: nella notte Mosca ha lanciato 85 droni e 1 missile 

Questa notte, mentre era in corso il vertice tra Trump e Putin in Alaska, la Russia ha lanciato 85 droni d'attacco e un missile balistico contro il territorio ucraino. Lo rende noto l'aeronautica militare ucraina, sottolineando che i territori presi di mira sono stati le regioni di Sumy, Donetsk, Chernihiv e Dnipropetrovsk e che le sue unità di difesa aerea hanno distrutto 61 droni.

07:19

Russia: dopo vertice Putin permette rientro stranieri in Sakhalin

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato ieri un decreto che potrebbe consentire agli investitori stranieri, tra cui la principale major petrolifera statunitense Exxon Mobil, di riacquisire quote del progetto petrolifero e del gas Sakhalin-1. La firma del decreto e' arrivato nel giorno del vertice tra il presidente russo e Donald Trump. Lo riferisce Reuters. Il decreto segue quello firmato da Putin nell'ottobre 2022, che ordinava il sequestro del progetto Sakhalin-1. Exxon deteneva in precedenza una quota del 30% dell'operatore nel redditizio progetto ed è attualmente l'unico investitore non russo ad aver ceduto la sua partecipazione.

06:43

 Media, Trump ha consegnato lettera di Melania a Putin 

La first lady Usa, Melania Trump, ha sollevato "la spinosa questione dei bambini in Ucraina e in Russia" in una lettera a Vladimir Putin, che nell'incontro ad Anchorage il marito presidente ha consegnato personalmente allo zar: lo rivela l'agenzia Reuters sul proprio sito, citando "due funzionari della Casa Bianca". I funzionari tuttavia non hanno rivelato il contenuto della lettera, scrive Reuters, che ricorda come Melania non fosse presente in Alaska. Il sito ucraino Ukrinform dà rilievo all'indiscrezione e parla apertamente di "bambini ucraini rapiti dai russi" come contenuto della lettera, e ricorda come dall'inizio dell'invasione su larga scala, il 24 febbraio 2022, si stima che 19.500 bambini ucraini siano stati deportati in Russia, anche se il numero potrebbe essere "significativamente più alto". L'agenzia ucraina ricorda anche che fino a luglio sono stati restituiti dai russi 1.485 di essi e che 1,6 milioni di bambini ucraini vivono tuttora sotto l'occupazione russa in Ucraina. Ukrinform sottolinea anche che il 17 marzo 2023 la Corte penale internazionale (Cpi) ha emesso mandati internazionali di arresto per Vladimir Putin e per la sua Commissaria per l'Infanzia, Maria Lvova-Belova, per crimini di guerra e deportazione illegale di popolazione, inclusi bambini.

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