Il parlamento dell’Ucraina ha approvato domenica due leggi che mettono nuovi e severi limiti alla circolazione di libri e musica in lingua russa. Si tratta dell’ultimo atto di un “conflitto culturale” iniziato in seguito all’invasione dell’Ucraina ordinata dal presidente russo Vladimir Putin.

Se la legge sarà confermata dal presidente Volodymyr Zelensky, diventerà impossibile per i cittadini russi stampare libri in Ucraina, a meno che non rinuncino alla loro cittadinanza per quella ucraina.

L’importazione di libri dalla Russia, Bielorussia e i territori dell’Ucraina occupata viene completamente vietata, mentre l’importazione di libri in lingua russa dall’estero sarà soggetta a speciali autorizzazioni.

La seconda legge, invece, vieta la trasmissione di musica realizzata da cittadini russi sui media e sul trasporto pubblico nel territorio dell’Ucraina. La quota dei contenuti in lingua ucraina che deve essere obbligatoriamente trasmessa dai media viene incrementata.

Entrambe le leggi sono stata approvate dal parlamento da una larga maggioranza che comprendeva anche alcuni parlamentari considerati tradizionalmente filorussi.

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