C’è un po’ d’Italia anche nella Supercoppa europea, dal portiere del Tottenham al Bluenergy Stadium di Udine. Lo stadio è stato inaugurato nel 2016, uno degli impianti moderni migliori d’Europa. Può accogliere poco più di 25mila tifosi a sedere e con dei pannelli solari posizionati sul proprio tetto produce autonomamente energia pulita: nel 2023 è stato premiato come impianto più ecosostenibile di tutta Europa
C’è un po’ d’Italia anche nella Supercoppa europea di mercoledì 13 tra Paris Saint-Germain e Tottenham. E quel poco rappresenta quanto di meglio il panorama calcistico italiano possa, al momento, offrire. A cominciare dalla sede, il Bluenergy Stadium di Udine. Lo stadio è stato inaugurato nel 2016, ri-costruito sulle macerie del vecchio Friuli. Il precedente impianto era sorto nel settembre del 1976, appena quattro mesi dopo il terremoto “Orcolat” del 6 maggio che colpì duramente tutta la regione.
Per non dimenticare quanto accaduto pochi mesi prima, venne costruito un arco ellittico sulla tribuna principale, presente ancora oggi e diventato un simbolo di sicurezza e speranza. E a sua volta tutto lo stadio divenne l’emblema di un nuovo inizio. Oggi, quasi 50 anni dopo, la casa dell’Udinese è tra gli impianti moderni migliori d’Italia e d’Europa, tanto che è stato scelto per una delle partite più importanti dell’anno.
Può accogliere poco più di 25mila tifosi e ogni posto a sedere ha – dettaglio non da poco – una visibilità degna di questo nome. Ma l’aspetto più importante è quello ambientale. Attraverso i pannelli solari posizionati sul proprio tetto, il Bluenergy Stadium produce autonomamente energia pulita e nel 2023 è stato premiato come impianto più ecosostenibile di tutta Europa. Un vero e proprio esempio di virtuosità.
Il derby saltato
Spostandoci dagli spalti al campo, altre eccellenze italiane le troviamo nelle due porte. Ma il derby dei portieri è saltato per la rottura tra Gigio Donnarumma e il Psg, mentre Guglielmo Vicario difende i pali degli Spurs. Donnarumma è stato messo alla porta nonostante sia con Cristiana Girelli e Sofia Cantore uno dei tre italiani candidati al Pallone d’Oro 2025, l’unico tra gli uomini.
Nella passata stagione è stato decisivo con le sue parate nel percorso che ha portato la squadra parigina a raggiungere la finale di Champions e più volte è risultato il migliore in campo dei suoi. Non a caso è anche tra i candidati al Trofeo Yashin, premio che va al miglior portiere della stagione, ed è stato inserito nella top 11 dell’ultima Champions League. Considerato uno dei migliori portieri al mondo, da anni difende i pali della nostra Nazionale, di cui nell’ultimo periodo è anche diventato capitano.
In sua assenza, il secondo portiere designato è proprio Vicario. I percorsi e le storie dei due sono molto diversi. Se Donnarumma è da sempre stato ritenuto un predestinato e fin da giovanissimo ha trovato spazio come titolare nel Milan, Vicario ha dovuto aspettare più a lungo per diventare protagonista. Nato a Udine, dove ora torna da grande del calcio europeo, e cresciuto nell’Udinese, è esploso a 25 anni a Empoli, dove si è conquistato la Nazionale e l’opportunità di giocare in Premier League. In finale di Europa League è stato tra i migliori degli Spurs e con le sue parate ha messo la firma sulla vittoria della competizione.
Chi è Vicario
Più sottovalutato rispetto al compagno/avversario Donnarumma, anche Vicario ha qualità eccezionali tra i pali e per l’Italia avere un vice del suo livello è un lusso che poche altre nazionali possono permettersi. Ma il suo valore va oltre il calcio. Nel 2022 ha ospitato a casa sua, guarda caso proprio a Udine, una donna ucraina e suo figlio di 11 anni, Milan, scappati dalla guerra.
«Ci abbiamo messo un secondo a decidere, è avvenuto tutto in modo spontaneo» ha raccontato a chi gli domandava come fosse nata l’idea. Il bambino era un grande appassionato di calcio e Vicario lo ha aiutato anche a trovare una squadra dove potesse giocare mentre era in Italia. Piccoli gesti dal valore immenso, che fanno capire come un calciatore possa fare la differenza anche fuori dal campo.
Nell’estate del 2024, alla vigilia delle elezioni francesi, Kylian Mbappé ha detto: «Siamo prima di tutto cittadini e non dobbiamo essere disconnessi dal mondo che ci circonda», invitando i suoi connazionali a non votare per l’estrema destra. In Italia si fa più fatica a trovare calciatori che prendano posizioni del genere ma l’auspicio è che il gesto di Vicario possa segnare un nuovo inizio. E che possa diventare simbolo di speranza. Per un calcio italiano migliore, in campo e fuori.
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