Tecnologia

La guerra dei chip tra Cina e Stati Uniti è già scoppiata

Samicom, world's largest semiconductor trade show in Taipei, Taiwan on 14/09/2022 by Wiktor Dabkowski Photo by: Wiktor Dabkowski/picture-alliance/dpa/AP Images
Samicom, world's largest semiconductor trade show in Taipei, Taiwan on 14/09/2022 by Wiktor Dabkowski Photo by: Wiktor Dabkowski/picture-alliance/dpa/AP Images
  • Con circa il 75 per cento della produzione, l’Asia orientale – e Taiwan in particolare – ha il monopolio dei microchip.
  • La capacità degli Stati Uniti è crollata negli ultimi decenni: dal 37 per cento nel 1990 all’attuale 12 per cento.
  • Stati Uniti e Cina combattono a colpi di sussidi governativi e dirigismo una vera e propria guerra dei microchip. Il decoupling promosso da Washington ha accelerato la corsa di Pechino verso l’autosufficienza tecnologica.

Lo sbarco a Taipei da un volo della Us Air Force della speaker della Camera, Nancy Pelosi, l’estate scorsa ebbe una risonanza planetaria e suscitò la reazione di Pechino, con il blocco navale dell’Isola inscenato dall’Esercito popolare di liberazione. Sono passati in confronto inosservati i trecento dipendenti della Taiwan semiconductor manufacturing company (Tsmc) che il 15 novembre, a bordo di sei charter, familiari al seguito, hanno compiuto il percorso inverso: da Taiwan in Arizona. Eppur

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