- Bisognerà guardare con attenzione all’esito del braccio di ferro tra governo e maggioranza sulle gare e la trasparenza delle regole per le concessioni balneari, che ha tenuto fino a ora in ostaggio il disegno di legge sulla concorrenza.
- I balneari chiedono di rinviare le gare e l’applicazione delle regole che stabiliscono una quota di spiagge libere, per poter gestire con un altro governo la questione.
- Se Draghi ne uscirà vincitore potrebbe aprirsi uno scenario politico interessante nei territori, in cui i sindaci potranno tornare a ragionare di futuro delle aree costiere tra qualità dell’offerta, accessibilità per tutti e difesa dei territori dagli impatti dei cambiamenti climatici.
I prossimi giorni saranno decisivi per capire come si concluderà il braccio di ferro tra governo e maggioranza sulle gare e la trasparenza delle regole per le concessioni balneari. Il campo dello scontro è il disegno di legge sulla concorrenza, tenuto in ostaggio dai partiti per ottenere modifiche a un testo approvato in Consiglio dei ministri a febbraio che prevede dal 2024 procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione delle spiagge, dando così seguito a innumerevoli sentenze europee e ita



