AGIRE è L’UNICA COSA CHE CONTA

Extinction rebellion: i radicali della lotta climatica alle prese con la realtà

  • Tra i movimenti per il clima nati negli ultimi anni, Extinction Rebellion è quello che prende più sul serio l’imminenza della crisi climatica, sono radicali e arrabbiati.
  • Nel Regno Unito, dove sono nati e dove sono più forti, hanno una storia di azioni eclatanti, città e trasporti bloccati, errori tattici e una crescita bloccata dalla pandemia. La prossima azione è per la primavera prossima: «Vogliamo bloccare tutta Londra». 
  • In Italia Extinction Rebellion è molto più piccolo, ma in crescita. Durante la Pre Cop hanno bloccato le vie di Milano, sedendosi in strada e arrampicandosi sui semafori. L’obiettivo è un anno di disobbedienza civile sistematica e una grande manifestazione il prossimo autunno a Roma.

«Anno di nascita? 2003. Giorno del primo arresto? Sabato scorso». Giovanna Cioni ha diciotto anni. È un’attivista del movimento Extinction rebellion da quando andava al liceo a Bologna, nei giorni della Cop26 di Glasgow si è fatta arrestare durante un blocco stradale a Bruxelles per denunciare l’inazione sul clima. Dopo qualche ora in cella, è tornata nella casa dove fa la ragazza alla pari e ha scritto il testo della sua «dichiarazione aperta di ribellione», una cosa personale che però è una

Per continuare a leggere questo articolo