I collettivi contadini non sono una novità. Ma rappresentano un modello che può aiutare a superare la disillusione della crisi climatica. In Italia e nel mondo ne esistono di composti da donne, che incrociano la battaglia per l’ambiente con quella per i diritti
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Cibo, disponibile sulla app di Domani e in edicola
Il paradosso del cibo impone una riflessione: se il sistema alimentare che dovrebbe nutrirci distrugge la biodiversità, esaurisce le risorse idriche, cambia il clima, e non riesce comunque a garantire il diritto delle persone a consumare un pasto al giorno, dove si sta sbagliando? E c’è di più: il Living Planet Report 2024 del Wwf, uscito a ottobre, spiega che i costi nascosti legati alla salute e al degrado ambientale, e connessi al modo in cui si produce il cibo oggi, oscillano tra i 10 e i 15



