- Tornano in piazza in tutto il mondo i movimenti per il clima. ll primo obiettivo è culturale, prima che politico: riuscire a portare avanti la lettura del legame tra invasione, dipendenza da fonti fossili di energia e crisi climatica.
- A Firenze i Fridays for future saranno in piazza anche con i lavoratori di Gkn. Il tentativo è allargare il campo delle alleanze.
- Il giudizio nei confronti del governo Draghi è molto critico: «Si è rilevato sordo e lento nei confronti della transizione, il ministro Cingolani è l’emblema di questo tradimento».
A un mese e un giorno dall’invasione russa in Ucraina scendono di nuovo in piazza i movimenti per il clima. «È uno sciopero globale programmato molto prima della guerra», spiega Luca Sardo, uno dei portavoce nazionali di Fridays for future, «ma siamo contenti che le manifestazioni cadano proprio in questo momento, perché questa guerra non nasce nel vuoto, le risorse economiche usate per l’invasione sono le stesse che derivano dai problemi di cui abbiamo sempre parlato negli ultimi anni. È solo



