Vino sul Divano

Il vino tra suicidi e solitudini. Non tutto luccica dentro al bicchiere

  • Questa è la rubrica Vino sul Divano. Ogni mese, nell’inserto Cibo, esploreremo le tendenze dell’enologia, guardando soprattutto al di là dei confini italiani, perché – se è vero che il nostro paese possiede la più grande biodiversità di vitigni autoctoni – è importante smettere di guardarsi l’ombelico e vedere cosa succede altrove.
  • Nel 2021 e nell’arco di appena due mesi ben quattro piccoli produttori francesi si sono tolti la vita. Tragici fatti di cronaca che ci fanno forse intuire la pressione psicologica, fisica e mentale che spesso e sempre di più i piccoli produttori di vino sono costretti a sopportare.
  • Il tutto in un contesto sociale e culturale in cui l’uomo deve sempre apparire come forte, dedito al lavoro manuale, senza tentennamenti o fragilità.

Qualche settimana fa è stato molto rilanciato un lungo articolo della blogger cileno/canadese Vinka Danitza sulla pressione psicologica, fisica e mentale che spesso e sempre di più i piccoli produttori di vino sono costretti a sopportare. Nel pezzo – pubblicato sul sito di Burum, un collettivo che mira a incoraggiare un ambiente di lavoro più sicuro, più sano e più equo per coloro che operano nel settore delle bevande alcoliche e più in generale dell'ospitalità – l’autrice si interroga su una

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