- L’estensione della flat tax per gli autonomi realizza una separazione netta tra il regime fiscale di lavoratori dipendenti e pensionati, da un lato, e lavoratori autonomi e professionisti, dall’altro. Un caso limite di trattamento fiscale preferenziale nel panorama dei paesi avanzati
- Una misura gravemente distorsiva del mercato del lavoro e con effetti iniqui. Un professionista con reddito di 50 mila euro pagherà un’aliquota marginale inferiore a un terzo di quella pagata da un lavoratore dipendente con lo stesso reddito
- Difficile comprendere come ciò sia conciliabile con il dettato costituzionale per cui «tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva»
A quanto pare la flat tax (nota anche come regime forfettario) per lavoratori autonomi e professionisti verrà estesa ai soggetti con ricavi fino a 85mila euro. Lo schema, attualmente limitato entro la soglia di 65 mila euro, sostituisce Irpef e relative addizionali regionale e comunale con un’imposta proporzionale del 15 per cento. L’adesione comporta inoltre l’esenzione da Iva e Irap e, solo per i lavoratori autonomi, la possibilità di uno sconto del 35 per cento dei contributi Inps. Dalle di



