- La vera storia del cul de sac in cui la destra ha infilato i balneari la racconta l’ex sottosegretario agli Affari europei, Vincenzo Amedola.
- Durante la travagliata stagione della maggioranza Draghi, Amendola aveva negoziato l’accordo con l’Ue, i partiti avrebbero potuto accettare e anticipare la sentenza del consiglio di stato.
- Quel rifiuto ora porta a una strana eterogenesi dei fini: non possono più prendersela con la matrigna Europa, ma con quelle toghe blu del Consiglio di stato e lo stanno già facendo.
I rappresentati dei balneari, dopo l’ennesima sentenza del Consiglio di stato che ribadisce la necessità di mettere a gara le concessioni e il primato del diritto europeo, dopo essersela presa per mesi con i soliti bersagli a partire dalla matrigna Europa, ora chiedono addirittura di aprire un conflitto tra istituzioni e poteri del paese, quasi al grido delle toghe, amministrative, rosse. E paradossalmente in questa vicenda sempre più surreale, pur non avendo ancora compreso con chi prendersela



