Economia

La verità sui balneari: l’intesa con l’Ue c’era già, la destra l’ha rifiutata

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 31 Maggio 2020 Roma (Italia) Cronaca Fase 2 :spiagge aperte Nella Foto : Ardea Tor san Lorenzo Photo Cecilia Fabiano/LaPresse May 31, 2020 Rome (Italy) News Phase 2 : beach’s reopening In the Pic: Ardea Tor san Lorenzo
Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 31 Maggio 2020 Roma (Italia) Cronaca Fase 2 :spiagge aperte Nella Foto : Ardea Tor san Lorenzo Photo Cecilia Fabiano/LaPresse May 31, 2020 Rome (Italy) News Phase 2 : beach’s reopening In the Pic: Ardea Tor san Lorenzo
  • La vera storia del cul de sac in cui la destra ha infilato i balneari la racconta l’ex sottosegretario agli Affari europei, Vincenzo Amedola. 
  • Durante la travagliata stagione della maggioranza Draghi, Amendola aveva negoziato l’accordo con l’Ue, i partiti avrebbero potuto accettare e anticipare la sentenza del consiglio di stato. 
  • Quel rifiuto ora porta a una strana eterogenesi dei fini: non possono più prendersela con la matrigna Europa, ma con quelle toghe blu del Consiglio di stato e lo stanno già facendo. 

I rappresentati dei balneari, dopo l’ennesima sentenza del Consiglio di stato che ribadisce la necessità di mettere a gara le concessioni e il primato del diritto europeo, dopo essersela presa per mesi con i soliti bersagli a partire dalla matrigna Europa, ora chiedono addirittura di aprire un conflitto tra istituzioni e poteri del paese, quasi al grido delle toghe, amministrative, rosse. E paradossalmente in questa vicenda sempre più surreale, pur non avendo ancora compreso con chi prendersela

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