Economia

Il testacoda Starace-Scaroni. A Enel il governo sbaglia tutto

  • I rischi di una cattiva governance societaria sono intrinsechi alle società quotate a capitale misto pubblico-privato. Tutto questo vale per qualsiasi governo. Ma questa tornata di nomine ha portato a una degenerazione della governance delle partecipate pubbliche, già di per sé lontana dalle migliori pratiche internazionali.

  • Per la prima volta, queste nomine hanno provocato la protesta vocale di alcuni investitori di Enel. Si è data molta evidenza, giustamente, all’infelice scelta di nominare presidente Paolo Scaroni, responsabile, quando era ai vertici dell’Eni, della dipendenza italiana dal gas russo. 

  • Bisognerebbe piuttosto chiedersi quali siano state le ragioni della mancata riconferma dell’amministratore delegato, Francesco Starace. Se si guarda ai risultati, non ce ne dovrebbero essere altre che volontà di lottizzare.

I rischi di una cattiva governance societaria sono intrinsechi alle società quotate a capitale misto pubblico-privato, dove lo stato ha il controllo ma con una quota minoritaria. La prima ragione è che il governo che nomina i vertici si trova inevitabilmente in un potenziale conflitto tra i propri interessi politici e quelli economici. Questo conflitto può assumere diverse forme. L’interesse del governo a mantenere il controllo pubblico ostacola la crescita della società, che non può fare acq

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