- Come previsto il governo ha deciso di confermare a Mps Luigi Lovaglio, l’amministratore delegato che dopo aver portato in porto l’aumento di capitale, ha avviato un piano di ristrutturazione monstre con più di 4mila uscite accompagnate (e finanziate).
- Per la presidenza, invece, ha scelto Nicola Maione, già consigliere della banca e scelto come presidente di Enav ai tempi del governo M5s-Lega (è vicino a Guido Alpa, mentore di Conte, di cui è stato coautore).
- Meloni rinuncia anche alla foglia di fico della presidenza assegnata a una donna e cede ai desiderata della Lega, che a Siena comanda la città. A maggior ragione se si tratta di poter rivendicare la concessione nelle partite che contano di più.
Il primo atto ufficiale delle nomine del governo Meloni è arrivato oggi, con la presentazione della lista per il rinnovo dei vertici di banca Monte dei Paschi di Siena. Come previsto il governo ha deciso di confermare Luigi Lovaglio, l’amministratore che dopo aver portato in porto l’aumento di capitale, ha avviato un piano di ristrutturazione monstre con più di 4mila uscite accompagnate (e finanziate). Se era rischioso in questo momento cambiare la casella dell’amministratore delegato, gli ap



