Metà del premio assegnato a Mokyr «per aver individuato i prerequisiti per una crescita sostenuta attraverso il progresso tecnologico» e l'altra metà congiuntamente ad Aghion e Howitt «per la teoria della crescita sostenuta attraverso la distruzione creativa»
Si chiude la settimana dei premi Nobel con la vittoria di Joel Mokyr, Philippe Aghion e Peter Howitt per le scienze economiche. Metà del premio è stato assegnato a Joel Mokyr «per aver individuato i prerequisiti per una crescita sostenuta attraverso il progresso tecnologico» e l'altra metà congiuntamente a Philippe Aghion e Peter Howitt «per la teoria della crescita sostenuta attraverso la distruzione creativa».
Mokyr ha utilizzato fonti storiche per scoprire le cause per cui la crescita sostenuta stia diventando la nuova normalità. Mentre Aghion e Howitt ne hanno studiato i meccanismi alla base. Nel 1992, i due studiosi hanno elaborato un modello matematico per la «distruzione creativa»: cioè le conseguenze dell’entrata sul mercato di un prodotto nuovo e migliore, per le aziende che vendono prodotti più vecchi.
Negli ultimi due secoli abbiamo assistito a una crescita economica sostenuta, che ha permesso a un gran numero di persone di uscire dalla povertà e di gettare le basi della nostra prosperità. I vincitori di quest'anno ci hanno insegnato che una crescita sostenibile non può essere data per scontata, perché per la maggior parte della storia umana la norma è stata la stagnazione economica, non la crescita. Il lavoro di Mokyr, Aghion e Howitt dimostra che dobbiamo essere consapevoli di questa crescita e contrastare le possibili minacce.
Il premio
Il Nobel per l’economia, denominato ufficialmente Premio della Banca di Svezia per le scienze economiche, è stato istituito solo nel 1968, oltre sessant’anni dopo gli altri premi. Il riconoscimento non era infatti previsto da Alfred Nobel, che non lo riportò nel suo testamento, ma nacque per volere della Banca svedese che decise di finanziarlo e di incaricarsi del processo di selezione dei candidati.
Il primo Nobel per le scienze economiche della storia fu assegnato a Ragnar Frisch e Jan Tinbergen per il loro lavoro sui modelli dinamici. Dal 1969, i vincitori del premio sono stati 96, di cui solamente tre donne. In totale, sono stati assegnati 56 premi per l’economia. E Franco Modigliani è stato l’unico italiano ad aver ricevuto l’onorificenza, vincendo nel 1985 per la sua analisi del risparmio e dei mercati finanziari.
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