Il rito del presente e delle braccia tese per ricordare i “camerati caduti” nel 1978. Fratelli d’Italia chiede una memoria condivisa. Ma resta in silenzio sui legami oscuri
Le strade di accesso al cortile della sede di Acca Larentia sono interdette al passaggio. I camerati tutti schierati in attesa che l’orologio segni le sei di sera. Pronti a perpetuare un rito di memoria e identitarismo. A celebrare l'appartenenza e l'ideologia di cui sono figli e nipoti. Prima del “presente” e dei saluti romani, prima dell’apologia del Ventennio, c'è un silenzio rotto solo dal trambusto del supermercato che si trova a ridosso delle famose scalinate trasformate ogni anno in palco



