cibo

Il sogno di vivere al mare raccogliendo alghe

  • Cristina Garcìa è una “raccoglitrice di alghe” e cinque anni fa ha fondato l’azienda La Patrona Algas in Galizia. Lei e altro donne si occupano della lavorazione del prodotto  e della sua commercializzazione in imballaggi compostabili
  • Proporre le alghe come una verdura, questo è l’obiettivo di Cristina che ha scelto questo prodotto marino perché sostenibile e ricco di proprietà salutistiche
  • A Cambados si lavorano cinque specie di alghe: kombu, wakame, spaghetti di mare, lattuga di mare e percebe. Ogni alga ha la sua stagionalità e in estate non si raccoglie per consentirne la riproduzione 

“La raccoglitrice di alghe” potrebbe essere il titolo di un libro ambientato al mare, invece è la storia imprenditoriale di Cristina Garcìa, biologa marina spagnola che cinque anni fa ha fondato La Patrona Algas, un’azienda gestita da un collettivo di donne, amanti dell’oceano Atlantico e in particolare delle coste galiziane. Il loro lavoro consiste nel raccogliere le alghe e trasformarle in cibo. Sono un po’ come delle vendemmiatrici che indossano le mute al posto degli scarponi di gomma pe

Per continuare a leggere questo articolo