- Il professor Wilhelm Bloch, della Scuola dello Sport di Colonia, sostiene che ormai gli atleti usano gli antidolorifici “come se fossero Smarties”, anche a scopo preventivo.
- Le conseguenze per la salute minacciano di essere devastanti. C’è un grande equivoco sul fatto che che i concetti di salute e fitness siano sinomimi. E invece la fitness può essere sovente il cintrario e la negazione della salute.
- Il corpo dell’atleta è sempre più il luogo e l’oggetto dell’alienazione perfetta: una macchina da prestazione di cui l’atleta deve essere uno scrupoloso manutentore.
La quintessenza della società anestetica. Ormai il mondo dello sport professionistico consuma fin oltre l’osso i suoi veri e sempre più rari campioni. Che, per prolungare la vita sportiva utile, hanno ormai adottato per decreto farmacologico l’abolizione del dolore fisico. Il professor Wilhelm Bloch, docente presso la Scuola dello sport di Colonia, specializzato in traumatologia sportiva ha lanciato l’allarme sostenendo che il ricorso all’antidolorifico avrebbe ormai oltrepassato la soglia de



