- Wimbledon ha preso una decisione storica: solo nel 1946 aveva escluso atleti in ragione della loro nazionalità. Ma si era appena usciti dalla guerra mondiale. Questa volta, contro il parere di tutti gli altri governi del tennis, il torneo ha escluso russi e bielorussi come ritorsione per l’invasione dell’Ucraina.
- Curiosamente, nel 1973 si era presentata una situazione analoga: un tennista slavo era stato escluso dal torneo e l’associazione dei giocatori, in segno di solidarietà, aveva boicottato lo Slam londinese convincendo quasi tutti i suoi iscritti a restare a casa.
- La reazione del sindacato del 2022 è stata molto più blanda: la cancellazione dei punti in classifica. Una misura che fa male ai giocatori che perderanno posizioni ma non certo al torneo. A differenza di 50 anni fa, oggi conta solo il business, i campioni pensano al loro fatturato e pace all’anima dei valori.
Cinquant’anni fa un gruppo di campioni del tennis ha fondato il suo sindacato, registrato il marchio come Atp (associazione tennisti professionisti) e chiesto aiuto a uno scienziato della General Electric per costruire una classifica basata non più sul gusto e i pareri di giornalisti specializzati, come capitava fino al 1972, ma su criteri matematici. Costui ha fatto lavorare un gigantesco mainframe soprannominato Blinky (il lampeggiatore) per mesi e l’anno successivo, 1973, la macchina ha sput



