- L’avvocato dell’Anpi a Domani: «Sotteso a questo ragionamento c’è quello che la devastazione contestata agli imputati sia un fatto che non ha una forte desinenza di tipo fascista e neofascista. Un paradosso».
- Sono state accettate la Cgil e l’associazione Futura, posseduta al cento per cento dal sindacato e che ha la stessa sede. La linea della difesa nel processo a Fiore e Castellino è che anche la devastazione non sia stata tale.
- La difesa punta anche a ricostruire le responsabilità del ministero dell’Interno. L’«accanimento» sugli arredi e gli oggetti presenti negli uffici però, come si legge dalla ricostruzione della procura, è evidente: «Non possono aver autorizzato a devastare, ma è pericoloso dare certe autorizzazioni», dice Taormina che difende i leader di Forza Nuova.
Per i giudici della prima sezione del tribunale di Roma l’assalto alla Cgil guidato dai leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino non è un attacco neofascista, e per questo l’Associazione nazionale partigiani non è stata riconosciuta parte civile. Lo spiega l’avvocato dell’Anpi e vicepresidente dell’associazione, Emilio Ricci: «Sotteso a questo ragionamento c’è quello che la devastazione contestata agli imputati sia un fatto che non ha una forte desinenza di tipo fascista e ne



