il lavoro sotterraneo per la definizione dei confini

Bombe, tregue e negoziati segreti: il “dialogo” Israele-Hezbollah

A tenere costantemente aperto il negoziato sono lo statunitense Hochstein e il libanese Berri. E l’alternanza tra violenza e riduzione di intensità del fuoco è parte dello stesso confronto

«Ci sono novità». Tre parole semplici per darsi appuntamento in un edificio anonimo alla periferia di Sidone, 40 chilometri a sud di Beirut, lontano dall’attenzione pubblica. L’ufficiale dei servizi di sicurezza militari è arrivato con un’auto civile. A scortarlo c’è solo l’autista, rimasto all’ingresso del palazzo. Il frastuono del generatore di corrente è assordante. Dura poco più di un quarto d’ora l’incontro tra il rappresentante dello Stato e un esponente di Hezbollah, incaricato da Wafiq S

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