Uomini a bordo di motorini hanno esploso 19 colpi di pistola vicino al Parco Verde. Poi un altro episodio contro un’auto parcheggiata in strada. Così i clan rispondono all’attenzione dell’opinione pubblica. Il ministro Valditara: «Lo stato non si piega alle minacce»
Almeno 19 colpi di differente calibro sono stati esplosi domenica notte a Caivano, in provincia di Napoli, dove solo la scorsa settimana vi era stato un maxi blitz delle forze dell’ordine con 400 uomini. Al momento non risultano danni a cose o feriti.
Indagini sono in corso per chiarire dinamica e individuare i responsabili degli spari, esplosi da alcune moto. I carabinieri sono intervenuti nella notte dopo la segnalazione dell’esplosione dei colpi d’arma da fuoco.
«La domenica volge a termine, manca poco più di un’ora alla mezzanotte. Per la gente della mia parrocchia non c’è pace. In sella alle loro moto sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all’impazzata. È il terrore. Le “stese” fanno paura».
È la denuncia, in un post su Facebook pubblicato nella notte, di don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano. «Gli uomini con il mitra sono scappati ma ritorneranno. Intanto si vive nel terrore», ha aggiunto il sacerdote anticamorra.
Le reazioni
È previsto a breve un aumento delle forze dell’ordine sul territorio, grazie a un aumento del 20 per cento dei carabinieri in servizio al comando di Caivano, oltre all’incremento di agenti al commissariato di polizia di Afragola e alla tenenza della Guardia di finanza a Frattamaggiore. È quanto si apprende da fonti del Viminale. «Il 18 ottobre sarò di nuovo a Caivano, lo stato non si piega a minacce di alcun tipo», ha detto il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.
Cosa sono le stese
Nel gergo della camorra, la “stesa” è una violenta azione di intimidazione che consiste nell’attraversare velocemente a bordo di motorini le vie di determinate zone cittadine, sparando tutt’intorno. Così facendo, si costringono le persone a stendersi per terra, intimidendole e mandando segnali alla cittadinanza.
L’azione di domenica notte va quindi considerata come la risposta dei clan all’accresciuta attenzione delle forze dell’ordine verso l’area, ad altissima densità criminale e oggetto di numerose nuove misure dopo gli ultimi fatti di cronaca.
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