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Lo stupore e l’attesa: quei tesori olimpici che il calcio ha perduto

La grande abbuffata è finita, e noi abbiamo ancora fame. Le Olimpiadi di Parigi si sono chiuse da pochi giorni eppure c’hanno fatto sembrare tutto il resto misero. C’era qualcosa di unico, tutto il contrario che si prova guardando una partita di calcio. Perché una batteria di corsa a ostacoli diventa più interessante della Supercoppa? Perché non sappiamo cosa accadrà. L’abbondanza dei Giochi non è uguale all’abbondanza del calcio: non c’è mistero, l’eros muore perché sa cosa lo aspetta

La grande abbuffata è finita, e noi abbiamo ancora fame. Le Olimpiadi di Parigi si sono chiuse da pochi giorni eppure c’hanno fatto sembrare tutto il resto misero. Sarà perché erano quelle della rinascita del mondo post-Covid – le Olimpiadi hanno sopportato anche il nazismo, le guerre e il terrorismo oltre la pandemia – sarà per la bellezza di Parigi ma questa volta si è sentito ancora di più che lì c’era qualcosa di unico. Tutto il contrario che si prova guardando una partita di calcio. Mentre

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