L’assemblea ha votato favorevolmente alla proposta della maggioranza. L'atto verrà trasmesso all'Ufficio di presidenza, che deciderà sul ricorso alla Corte Costituzionale. La decisione dovrà essere vagliata da un voto dell'Aula
La Giunta per le autorizzazioni alla Camera ha deciso e ha dato parere favorevole alla proposta di sollevare il conflitto di attribuzione davanti alla Consulta nei confronti del Tribunale dei ministri e della procura di Roma per la posizione della capa di gabinetto del ministero della Giustizia, Giusi Bartolozzi, indagata per falso nella vicenda Almasri.
L'atto verrà ora trasmesso all'Ufficio di presidenza, che deciderà sul ricorso alla corte Costituzionale. La decisione dovrà essere vagliata da un voto dell'Aula, a cui spetterà l’ultima parola: nel caso in cui il conflitto di attribuzione venisse effettivamente sollevato si sospenderebbe il procedimento dei pm capitolini in attesa della decisione della Corte costituzionale in merito all’estensione dell’immunità alla “ministra ombra”.
Intanto sull’altra vicenda che riguarda la “zarina” di via Arenula – lo spostamento su una motovedetta della Guardia di Finanza a Capri per un convegno – la procura di Napoli ha aperto un fascicolo, senza indagati, per una serie di accertamenti. E il parlamentare di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli ha presentato un esposto a Roma per peculato e un secondo per danno erariale alla Corte dei Conti.
«La maggioranza continua a ostacolare il regolare corso della giustizia. Dopo aver impedito l'autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Nordio e Piantedosi e del sottosegretario Mantovano nel caso Almasri, oggi tenta, in modo del tutto improprio, di estendere lo scudo giudiziario anche al capo di gabinetto del ministero della Giustizia, Bartolozzi», dichiarano Antonella Forattini e Federico Gianassi, rispettivamente capogruppo del Partito Democratico in Giunta per le autorizzazioni e Commissione Giustizia della Camera.
«Questo nuovo intervento rappresenta l'ennesimo tentativo di interferire con il lavoro della magistratura e conferma la gravità di quanto accaduto nei giorni in cui il Governo si è adoperato per liberare un criminale acclarato, responsabile di crimini e violenze gravissime. Un comportamento che offende la giustizia e mina la credibilità delle istituzioni. Siamo di fronte a una responsabilità politica enorme: la maggioranza vuole impedire che emerga la verità. Ma la verità deve venire alla luce, perché nessuno, nemmeno il governo, può considerarsi al di sopra della legge», concludono i dem commentando il voto di oggi della Giunta.
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