- I ponteggi del cantiere a cielo aperto nella cattedrale sventrata di Notre-Dame, andata a fuoco nella notte di due anni fa, sono la metafora più adatta della chiesa francese.
- I vescovi hanno espresso perplessità sulla revisione della legge salutata dal presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, come una tappa necessaria della lotta al separatismo religioso. Per i cattolici, la legge simbolo della laicità, rischia una modifica che ne minerebbe lo spirito originario.
- Oggi la chiesa cattolica francese sta affrontando anche una grave crisi finanziaria. E anche in Francia i casi di abuso rischiano di creare una frattura incolmabile.
I ponteggi del cantiere a cielo aperto nella cattedrale sventrata di Notre-Dame, andata a fuoco nella notte di due anni fa, sono la descrizione più calzante della chiesa francese. Nel paese dove il filosofo cattolico Rémi Brague ha ricordato che il verbo mettere le radici, se planter, significa anche sbagliarsi, il cattolicesimo ha nei secoli trovato la giusta equidistanza da Roma. Per i vescovi cattolici, però, quell’equilibrio espresso dalla legge sul separatismo del 1905, rischia ora di perd



