- «Si sono sbagliati, non è così. Passare a pagare dopo aver consumato è una modalità che nel nostro territorio si usa». Inizia così il racconto di un ristoratore finito strozzato dalla famiglia criminale dei Di Silvio ma che preferisce negare tutto perché il clan incute timore.
- Il clan Di Silvio a Latina ha seminato terrore, con furti, sequestri, estorsioni, detenzione di armi e spaccio di droga. Nelle oltre 300 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare, firmata dalla giudice Rosalba Liso, emessa nei confronti di 33 persone, emerge il diffuso controllo territoriale della famiglia.
- Un’organizzazione strutturata su base familiare e territoriale, già protagonista di gravissimi episodi criminali a Latina, che nel tempo si è sempre più radicato sul territorio attraverso l’uso della violenza.
«Si sono sbagliati, non è così. Passare a pagare dopo aver consumato è una modalità che nel nostro territorio si usa». Inizia così il racconto di un ristoratore finito strozzato dalla famiglia criminale dei Di Silvio ma che preferisce negare tutto perché il clan incute timore. L’episodio dell’estorsione è citato nelle carte dell’inchiesta della magistratura che ha portato in carcere gli esponenti della famiglia Di Silvio e Ciarelli. Il clan Di Silvio a Latina ha seminato terrore, con furti, se



