- Non c’è posto per un parco intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a Latina, meglio Mussolini. E quindi quel nome va cambiato. Il motivo: «Bisogna considerare le radici della città», afferma il sottosegretario della Lega
- La presenza dei clan a Latina è molto forte. Tanto da condizionare l’economia e la politica: da quanto emerge da indagini ancora in corso, spesso i partiti non sono poi così distanti dalla criminalità organizzata. E il nome di Fratelli d’Italia e Lega torna spesso nelle inchieste della magistratura
- Ma ci sono anche le relazioni pericolose del sottosegretario, in un “sistema Latina” dove voti, attacchinaggio dei manifesti, costruzione dei consensi, hanno fatto incrociare più volte gli interessi dei partiti di centrodestra con quelli del clan Di Silvio
Non c’è posto per un parco intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a Latina, meglio Arnaldo Mussolini. E quindi quel nome, che gli è stato dato nel 25esimo anniversario dalla morte dei due magistrati uccisi dalla mafia, va cambiato. Il motivo: «Bisogna considerare le radici della città». Parola di Claudio Durigon, sottosegretario all’Economia, e uomo di spicco della Lega di Matteo Salvini nel Lazio. Latina è il suo feudo, a suo dire conosce bene gli umori dei cittadini, e quel parco



