L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sottolineato di non aver mai incontrato personalmente «l’allora Attorney General degli Stati Uniti, Bill Barr, nel corso delle sue visite in Italia, né nel corso di incontri formali né nel corso di incontri conviviali». Così Conte ha risposto, sul suo profilo Facebook, a un articolo, pubblicato oggi su Repubblica, relativo alle due missioni a Roma dell’allora segretario alla Giustizia statunitense nell’agosto e nel settembre 2019, nell’ambito dell’inchiesta “Russiagate”, nata dalle sospette ingerenze nelle elezioni statunitensi del 2016 della Russia. 

  • Secondo Repubblica, documenti ottenuti dal quotidiano «evidenziano alcune significative omissioni della ricostruzione di quella vicenda proposta dall’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte», scrive il giornalista Carlo Bonini, sottolineando che la versione di Conte avrebbe descritto il coinvolgimento dell’Intelligence italiana nell’affare “Russiagate” come mero incontro di cortesia tra i due paesi. 
  • Conte, che ricorda di aver riferito tutte le informazioni in suo possesso al Copasir, precisa che la cena, a cui hanno partecipato la delegazione statunitense e l’allora direttore del Dis, Gennaro Vecchione, si è tenuta in un noto ristorante e sarebbe stata «motivata da cortesia istituzionale, piuttosto che dalla necessità di avere uno scambio riservato di informazioni». L’ex presidente sottolinea poi che Barr, in qualità di «Responsabile delle attività dell’Fbi che riguardano la sicurezza nazionale», ha indirizzato la richiesta di informazioni tramite i «canali diplomatici ufficiali, in particolare attraverso il nostro ambasciatore negli Stati Uniti», «non a me direttamente», scrive Conte su Facebook. 
  • A Barr, secondo quanto riporta Conte, non sarebbero stati messi a disposizione archivi e informazioni, né sarebbero stati consegnati documenti. L’ex premier scrive poi che non c’è alcun collegamento con il tweet dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che il 27 agosto 2019 ha espresso apprezzamento per il suo operato, né con la formazione del governo Conte II.

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