- La pubblicazione su Domani di una nuova intervista a una delle vittime di padre Marko Rupnik, il gesuita di abusi nei confronti di alcune suore, consente di fare altre riflessioni sulla vicenda e in generale sulle dinamiche degli abusi clericali.
- La prima considerazione riguarda la genesi della relazione tra abusata e abusatore che è una conseguenza, perversa, di un modello di relazione diffuso e ufficialmente approvato nella chiesa cattolica: quello della direzione spirituale, ovvero dell’affidamento completo e obbediente del neofita al maestro.
- Se il racconto dell’ex suora slovena fosse veritiero, Rupnik e la sua complice avrebbero ordito il piano di una messa travestita, è possibile che un’eco di tutto questo non sia mai giunto nei sacri palazzi romani che hanno garantito per decenni a Rupnik onori e privilegi principeschi?
La pubblicazione su Domani di una nuova intervista a una delle vittime di padre Marko Rupnik, il gesuita di abusi nei confronti di alcune suore, consente di fare altre riflessioni sulla vicenda e in generale sulle dinamiche degli abusi clericali. La prima considerazione riguarda la genesi della relazione tra abusata e abusatore. Quello che ha raccontato la slovena Klara è comune a tante altre storie: al principio vi è una seduzione, un incanto, a cui fa seguito lo scivolamento nelle maglie u



