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Così l’intelligenza artificiale è complice dei dittatori

  • L’intelligenza artificiale si è dimostrata lo strumento più potente che dittatori e autocrati sfruttano per mantenere il loro potere, smentendo le previsioni secondo cui le nuove tecnologie sarebbero addirittura riusciti ad abbatterli
  • Alcuni esperti pensano inoltre che il deep learning permetterebbe di centralizzare con grande efficacia il potere decisionale, dando un vantaggio alle dittature rispetto alle democrazie
  • Non tutti però sono d’accordo: e se invece l’utilizzo politico di questi strumenti aumentasse enormemente la possibilità di fraintendere gli umori della popolazioni, esponendo i regimi a grandi rischi?

A dare retta a Elon Musk, l’intelligenza artificiale rappresenta una gravissima minaccia alla stabilità politica globale. Come ha spiegato l’imprenditore nel documentario “Do You Trust This Computer”, lo sviluppo incontrollato degli algoritmi di deep learning potrebbe infatti generare, un domani non si sa quanto distante, una superintelligenza artificiale in grado di governare il mondo anche contro la nostra volontà. In questo modo, ha concluso il cofondatore, poi fuoriuscito, di OpenAI, potrem

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