Stromboli, nelle isole Eolie, è alle prese con un focolaio di Covid-19: sette turisti milanesi, in vacanza nella celebre località siciliana dove hanno affittato una casa in località Piscità, sono risultati infatti positivi a un tampone realizzato venerdì e si trovano adesso in isolamento. La notizia ha suscitato una buona dose di panico negli abitanti, nei vacanzieri e nei gestori dei locali, che temono adesso nuove chiusure e ulteriori, gravi ripercussioni su una stagione estiva già di per sé complicata. 

Il comune di Lipari e l’Usca hanno fatto sapere di aver subito attivato, in collaborazione con il medico di medicina generale locale, tutte le procedure previste per il tracciamento dei turisti contagiati dal coronavirus. Le autorità sanitarie stanno contattando le persone che rientrano nell’indagine, che dovranno isolarsi e sottoporsi a un tampone. Al momento i contagi accertati sono in tutto 14, turisti milanesi compresi. Tante persone si stanno presentando spontaneamente per i test anti-Covid, mentre l’attenzione è alta anche nei confronti dei turisti che hanno lasciato Stromboli negli ultimi giorni.

Chiude un ristorante

Nel frattempo, uno dei ristoranti più conosciuti di Stromboli, “L’Osservatorio”, ha comunicato sui propri canali social di aver chiuso «fino a data da destinarsi». La comitiva di turisti milanesi si trovava proprio lì quando uno di loro si è sentito male e, in seguito al tampone, è risultato positivo. «Dopo i tamponi di rito – ha detto il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni – sono risultati positivi anche i suoi compagni di comitiva. L’intervento dell’Usca è stato immediato e i turisti sono stati subito messi in quarantena. Queste persone erano state in un locale, e il titolare si è mostrato subito collaborativo e ha chiuso in via precauzionale». Il primo cittadino ha confermato che sono risultate positive anche tre persone che lavorano nel locale, oltre a un altro lavoratore dell’isola.

Sicilia seconda solo al lazio per contagi

I dati sulla diffusione della variante Delta in Sicilia dimostrano che, nelle ultime due settimane, i casi sono triplicati: dai 100 contagiati dall’ex variante indiana del 10 luglio ai 290 rilevati nella giornata di sabato 24. Le fasce più colpite, fanno sapere le autorità sanitarie, sono quelle tra i 10 e i 30 anni. Le stesse che, al momento, hanno una minore copertura del vaccino. In totale, nelle ultime 24 ore i nuovi contagi sull’isola sono stati 626 su 13.735 tamponi, con un tasso di positività del 4,6 per cento, in crescita. Solo il Lazio ha registrato dati peggiori.

Intanto, con un’ordinanza del presidente della regione Nello Musumeci, la Sicilia si è adeguata ai contenuti dell’ultimo decreto del governo disponendo la conclusione delle "zone rosse", istituite nelle scorse settimane nei comuni di Caltabellotta, Cammarata, Favara, Gela, Mazzarino, Riesi e San Giovanni Gemini. «Abbiamo recepito i nuovi parametri. Da oggi prevale, dunque, per il cambio di colore il criterio della ospedalità, ma ai cittadini dei sette comuni interessati e, in generale, a tutti i siciliani mi sento, comunque, di rivolgere ancora un richiamo al senso di responsabilità: completiamo la campagna vaccinale e adottiamo tutte le precauzioni per scongiurare nella nostra isola una ricaduta», ha aggiunto il governatore.

Un italiano su quattro è in vacanza

Proprio oggi, un’indagine Coldiretti/Ixè ha reso noto che, con le ultime partenze, sono in totale 14,8 milioni gli italiani (poco meno di uno su quattro) andati in vacanza a luglio con un aumento del 9 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Numeri che registrano, da un lato, un calo di 2,8 milioni di vacanzieri italiani rispetto ai livelli pre-Covid. Ma che dall’altro accendono comunque una spia sulle ancora troppe persone che non hanno ricevuto il vaccino.

Nei giorni scorsi il contestato decreto del governo che ha reso obbligatorio esibire il Green pass per svolgere una serie di attività, dai ristoranti al chiuso fino alle palestre e agli eventi, ha spinto moltissimi italiani – che finora si erano dimostrati quanto meno scettici sulla possibilità di vaccinarsi contro il Covid-19 – a correre ai ripari. 

«Al momento – ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – abbiamo superato il 50 per cento degli italiani che hanno effettuato le due dosi e il 60 per cento con una. Andiamo spediti con record importanti. Negli ultimi sette giorni si sono vaccinati 350mila ragazzi. In Friuli-Venezia Giulia le prenotazioni sono aumentate di più del 1000 per cento da quando è stato introdotto il Green pass, mentre a livello nazionale i dati oscillano tra il 15 e il 200 per cento in più».

Tuttavia, gli obblighi sul Green pass contenuti nell’ultimo decreto del governo entreranno in funzione solo dal prossimo 6 agosto. Fino ad allora, saranno milioni gli italiani che si sono già mossi in vacanza all’interno dei confini nazionali, senza che – per le predette attività – siano obbligati a presentare una certificazione verde. Con il conseguente aumento del rischio della circolazione del virus tra quella porzione di popolazione che, per scetticismo o per impossibilità medica legata ai potenziali rischi, non si è ancora immunizzata.

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