In mattinata è arrivato il via libera della Conferenza stato-regioni al piano vaccini presentato nei giorni scorsi dal commissario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri: la vaccinazione di massa partirà in Italia nei primi giorni di gennaio. In giornata, il commissario invierà alle regioni tutte le istruzioni per il vaccino e nei prossimi giorni anche le indicazioni per la procedura di somministrazione. «Rispetto alle valutazioni che avevamo fatto – ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza – saremo pronti a partire con alcuni giorni di anticipo», dunque sarà importante «essere pronti con i piani regionali».

Se l’Ema (l’Agenzia europea per i medicinali) approverà il vaccino della Pfizer nella riunione programmata per il prossimo 21 dicembre e se arriverà in tempi brevi anche la validazione dell’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco), le prime dosi verranno somministrate ai cittadini italiani già subito dopo Natale. Ci sarà, in altre parole, il cosiddetto “Vaccine day” europeo, in cui i primi cittadini verranno vaccinati nello stesso giorno, così come concordato tra i ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera. Nelle prossime ore verrà definito il numero di persone alle quali somministrare il vaccino nel giorno simbolico.

Nei giorni successivi, invece, verrà avviata la prima sessione della vaccinazione di massa, destinata alle categorie a cui governo e parlamento hanno stabilito si debba dare priorità: operatori sanitari e sociosanitari, personale operante nei presidi ospedalieri pubblici e privati, ospiti e personale delle residenze per anziani.

Questa la suddivisione, stabilita dalla Conferenza stato-regioni, delle prime 1.833.975 dosi di vaccino anti-Covid distribuite da Pfizer: Abruzzo 25.480; Basilicata 19.455; Calabria 53.131; Campania 135.890; Emilia Romagna 183.138; Friuli VG 50.094; Lazio 179.818; Liguria 60.142; Lombardia 304.955; Marche 37.872; Molise 9.294; PA Bolzano 27.521; PA Trento 18.659; Piemonte 170.995; Puglia 94.526; Sardegna 33.801; Sicilia 129.047; Toscana 116.240; Umbria 16.308; Valle d'Aosta 3.334; Veneto 164.278. 

La seconda fornitura garantita da Pfizer sarà di 2.507.700 dosi, che consentiranno nelle settimane successive di somministrare la seconda dose alle suddette categorie prioritarie e avviare contestualmente la vaccinazione della popolazione più fragile. 

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